Volontà - anno XVIII - n.5 - maggio 1965

ferte, ma anche di aui di crudeltà e di irragionevolezza spaventosi; può indur– lo ad accettare quello che la sua mente, libera da suggestione, respingerebbe, ad incamminarsi per una via non consona al suo temperamento, a compiere a– ;f.ioni che la sua cosci::.-nza rn:m potrà approvare mai. Anche i governi conoscono il potere <.:uggestivo del numero, che sempre sfruuano nelle adunate e nei comizi, per imporre i loro voleri, specialmente in caso di guerra o di sopraffazione autoritaria. E' sempre più facile trascinare la folla che il singolo. Senza contare che sulla moltitudine hanno presa più facil– mente che sull'individuo, gli <;timoli di suggestione meccanica: in chiesa i pa– ramenti sacri, l'incenso, i canti; in piazza le divise, le bandiere, i gonfaloni, i va. ri gridi di guerra, il cui assurdo non si può far a meno di considerare con an– goscia. quali. «Avanti Savoia!» «Per lo czar!» «Viva lu Re!» e simili, il suono delle fanfare. Così l'uomo «marcia»: così si forma anche lo spirito di corpo, pri– vo di ogni contenuto, fond~tto soltanto sulla for,,;a di una suggestione meccanica. Dobbiamo, per conseguenza, riconoscf!re che i simboli riescono ad unire gli uomini e a spingerli in una determinata direzione più di ogni altra cosa. Di questa tendenza approfittano tulli i governi. i partiti, le chiese, i quali ben san– no che l'uomo è disposto a combattere, a morire, ad uccidere senza sapc1·e per– chè, ad applaudire o a maledire senza r;igionc alcuna. Naturalmente non tutte le persone sono ugtmlmcnte suggestionabili. Tutta– via lo svolgersi delle umane vicende dimostra che la grande maggioranza è vittima della suggestione, tanlo nel comportamento quanto nel modo cli sentire. Giacchè la suggestione mira ad impadronirsi di tutto l'individuo. Non basta far sì che l'uomo vada in gucrr:1, o sia disposto ad uccidere per qualche altro mo. tivo: bisognc1 che egli compia tali azioni con entusiasmo, e perciò è necessa– rio incoraggiai-lo all'odio versq gente di cui quasi ignora l'esistenza. Tutti gli slogans contro gli Ingl-::si o contro gli Ebrei, di un tempe ancor vicino, eserci– tavano tale fum:ione; suggestionavano, cioè, le coscienze, versando in esse il veleno del fanatismo I:! della violenza. Eppure la suggestione viene usata con tanta lcggerezw nella terapia e nella educazione, come se si trattasse di un mezzo innocuo. Ma, mentre tutti com– prenderebbero che una macchina dotata del potere cli modificare, supponiamo, la vista dell'uomo o le sue reazioni fo•ichc rappresenterebbe un grave rischio e dovrebbe esser usata cQn la massima cautela, - la possibilità di interferire nel– l'organismo psichico è pr.'.lticata e sfruttata con la massima incoscienza, senza che nessuno si prcocCllpi di salvaguardare l'infanzia e la fanciullezza da simile pericolo o di insegnare ai giovani a difendersene mediante l'uso dello spirito critico. EMILIA RENSI 291

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