Volontà - anno XVIII - n.4 - aprile 1965

avara si aggiw,~ono le colpe di una classe dirigente avida, chiusa in se s1essa, rapace ed egoista, passionalmente reazionaria. Un paese dove il clero è sempre staio l'alleato più sicuro della classe dirif.:ente, con i ricchi e con il governo, ed ha ripristinato l'in– segnamento confessionale, condannando l'esperienza repubblicana in materia dt pubblica istruzione; dove il Vaticano è schierato con Fran– co e la Chiesa è uno dei potellli sostegni del franchismo, mentre ma– novra per la restaurazione monarchica quando la monarchia racco– glierà attorno a sè tutte le forze reazionarie che ora sono a/torno n Franco. Un paese dove l'occupnzio11e straniera, così diffusa in Spagna, è odiala, disprezzata, osteggiata dalla maggioranza degli spagnoli che vedono in questi inlrusi, specialmente americani, dei profittatori che 111inacriano il presente ed il futuro con le loro basi militari, agenzie rommerciali, vaste coinleressenze nelle società industriali, e li rendo– no responsabili della sopravvivenza di un regime che esecrano. Un paese dove non v'è famiglia che non abbia uni parente caro ucdsc, perseguitato, imprigionato, esiliato da un regime che si ree.t;e dsse11zia/inente sul terrore poliziesco; dove gli uomini più colti, più arnanii della libetà o semplicemente fieri dell'<< onore)) spagnolo, in cui sono in [!.ÌOcodignità e tendenze ideali, coraggio fisico e morale, lealtà e Ol)!.Vglio, sono presi di mira da una repressione feroce. /11 si/falla si1uazione, malgrado il regime di Franco sia crudel– mente reazio 1 1ario e organizzi le repressioni più barbare, non polramw indefinitamente liquidarsi le conseguenze di così stridenti conlrasti nè potranno t?.s.-.ere accelf(l/e sempre passivamente la <( legge della sntto– missione e della collahorazione », la resa a discrezione di un popolo ai padroni riel vapore e al governo del dittatore. Noi siamo con coloro che si rivoltano e con coloro che manifesta– no la loro solidarietà con i rivoltosi. Perciò salutiamo dalle colonne cli questa rivista, che ha segna– lato O.ftni tappa della lotta clandestina antifranchista con la sua pro– testa, onorando ogni caduto assassinato in spregio ad ogni umano sentirnento e solidarizzando con i combattenti coraggiosi della libertà, !!,listude111i e gli insegnanti delle università sf'agnole, i gruppi di stu– denti e di lavoratori spagnoli rifugiati politici di Lione caricati a più riprese dalla polizia francese per aver manifestalo contro il consolato spagnolo, le 1-nigliaia di giol'ani che la sera del 3 marzo scorso mani• /estarono a Roma, perchè i giovani di Spagna ritrovino il cammino del– la loro sioria, ottengano che la Spagna viva civil111ente, e realizzino il ro111pi10assegnato alla loro generazione in modo che la libertà. non sia piil un'aspirazione, ma una realtà. UMBERTO MARZOCCHI 196

RkJQdWJsaXNoZXIy