Volontà - anno XVIII - n.4 - aprile 1965

gnanimità del suo carattere (poichè il coraggio di mentire costituisce una bas– sezza) ed è meno virtuoso del nemico dal quale intende difendersi; giacchè il mio vicino, fidandosi della mia apparente onestà, è più virtuoso di me che abuso della sua fiducia. Nel caso del martirologio, è necessario considerare che se esso, da un lato. costituisce un male nel quale non dobbiamo incorrere per testardaggine, poichè non sappiamo quanto bene ci resta ancora da fare, dall'al– tro lato, non deve essere evitato, a detrimento dei princìpi, poichè dobbiamo cercare di non attribuire uno smisurato valore ai nostri sforzi come se la li– bertà perisse con la nostra scomparsa (2). (2) La conclu~ione alla quale giunse Godwin è che ~un uomo \ irtuoso non dc\'e compromettersi in azioni delle quali si ,·crgogncrcbbe se il mondo intero ne fosse spettatore• (e ciò con particolare riferimento al ~gran do"crc" del segreto), giacchè la verità e la virtù non hanno bisogno di allearsi con la dissimulazione. Seguono tre appendici che trauano: I) Delle rel.i.zioni tra il giudi:r.io e la virtù; 2) Del modo di escludere i visitatori; 3) Dell'oggetto della sincerità. Libera cliscussionc L'organizzazione anarchica<·> L 'EPOCA D'ORO dell'anarchismo cul– mina quando i vari agitatori allarga– rono la discussione e cercarono realizza– re le loro aspirazioni con metodi nuovi e diversi. Le varie esperienze non sono naufraga– te, anzi hanno contribuito a sfrondare le concezioni tradizionalistiche o progressi– ve, le qtiali ostacolavano a chiarire la sag– gezza dell'anarchia_ Le polemiche aspre e talvolta violente hanno lasciato vaste impronte, da cui, è possibile trnrre i motivi 11ecessari per concedere al movimento anarchico la vi– talità che gli compete. Uno dei sistemi che ha sollevato e tut- (") fremPtto d1e quanto espongo, non è un riassunto di consigli, e nemmt:no di saggi pro– grammatici. Intendo continuare la discussione con argomenti da mc ritenuti vitaJi per il progressc dcll'an~rchismo. tora solleva polemiche e dissensi, è l'or– ganizzazione. E' vero che Io storicismo anarchico non ammette ness11na organizzazione di fatto, però esistono molte atten11a11ti per con– sentire 1111a revisione nel piano tattico e programmatico. I passati regimi monarchici e poi tota– litari costrinsero l'opposizione ad agire nella clandestinità. Gli indiziati facevano capo ad u11a organizzazione, da cui olle~ nevano i mezzi e le infor111azio11iper at– tenuare la sorveglianza e migliorare le condizioni di propaganda e di proseliti- lo stesso Malatesta, per citare imo dei piLÌ recemi agitatori, nel 1110111e11to critico e più interessante del suo apostolato, ar– rivò al successo riorga11izzai1do le file de– gli anarchici. Intorno a se richiamò gli sbandati, gli 247

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