Volontà - anno XVIII - n.4 - aprile 1965

(.:ontir.uaz. dal numero 2) IL~ (ffiila,~(D(ffi8:I ffi(l[IIIl!l(El <EliM)IJD(!! cllfl (!!(l[l~(Bfi<E!ll[lf'J8:I GIUSEPPE RENSI « Guerra mortale, eti!n1a, o fato indcbrno, Tcco il prode guerreggia Di cedere inesperto ». (Leopardi) S E il dolore è :nalc e se dolore e male sono l'assurdo della vita, ,mz:i, tutta la vita, che cosa fore? qunle la liberazione e la salvezza? vero è soltanto J'attcggiamento di chi si scuote dal proposito di voler approfondire i pro– blemi della vita. - il futuro che sempre m'attende sarà sicuro? l'istante che sta sempre per sopraggiungere sarà vita oppure morte? pen.:hè si nasce se si muore? pcrchè si muore se si nasce? Questa è !a sola risposta: non pensarci, non insistere su cose strane. rifiu. tare in noi la ragione, questo «scario della n::i.tura», vedere e non riflcllcrc, vive– re e non sentirsi vi,·cn:, essere come bimbi che giocano davanti a cadaveri; l'essere è più grande di chi lo pensa e solo l'istinto è felice a modo suo (I). C'è soltanto apparenza, fenomeni che si contraddicono, uomini che discor– dano tra loro e in se <;.tessi,che voglio:10 ciò che gli altri non vogliono, e voglio– no ora ciò che prima non volevano; che fanno azioni in contraddizione con le loro idee politiche e religiose, eppure procedono spediti m;i non per questo me– no contraddittori e la con!raddizione del sano è inferiore, soltanto di grado, alla p<1zziadel malato. è si speri qu:ilcosa dal dialogo, dalla persuasione, per– chè, cambiandosi le idee «il cambiamcn10 serve tanto poco a farci di\'cntare uni con gli altri che ci ra !m·ece diventar continuamente diversi da noi». E l'uomo comune non ha niente dc1 invidiare al filosofo se ogni filosofo si contraddice e non può non contraddirsi e accomoda e corregge per dare del suo libro un'ediL.ione riveduta o interamente rifatta, «per far libri», mentre i fi– losofi scettici sanno che le contraddizioni sono verità e togliere le une implica togliere le altre, e lui, in special modo, non ci tiene a for libri, «pensa pel biso- {I) ,\NATOLE FRANCE. Il giardino di Epicuro, pag, 77: • Creare il mondo ?a: meno impossibile, che comprenderlo ... Pl>Ò dar~i che l'intclligcn1.a ci :-,erva un giorno a co5tru;rc un universo. A inkndcrlo, mai!• in Emilia Rcn~i. A:1go~cia di vivere, pa,:. 87-82. 234

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