Volontà - anno XVIII - n.4 - aprile 1965

l'individuo andava infiacchendosi « ri– ducendosi poi sempre più, e già, non può esercitare nè l'intelligenza nè il dQminio che erano stati suoi in seno alla piccola comunità». Nel caso della sicurezza collettiva si ebbero le stesse contraddizioni: « Per organizzare le funzioni politiche dello Stato, l'uomo civilizzato aumentò la si– curezza interna dei suoi rnembri, libe– r:mdoli dalle vendette familiari ... Però il prezzo della pace - la sicurezza e la giustizia all'interno dello Stato - cQstituì una maggiore incertezza e vio– lenza all'esterno ... ». Mumford si rife– risce evidentemente alla guerra fra due o più stati civilizzati. Però, in prosie– guo, ripar.a al lapsus dicendo che l'a– spetto più oscuro della marcia della civiltà consiste « nella schiavitù, nel la– voro forzato, nell'irreggimentazione so– ciale, nello sfrutlamcnto economico e nella guerra Qrganizzata ». Mumford conclude questa parte delle sue riflessioni riconoscendo che il prezzo pagato dall'uomo per la civi– lizzazione fu alto, ancora non pagato del tutto e di ammontare non preci– sato, giacchè ai nostri giorni viviamo sotto la minaccia del totale genocidio. Gli ultimi due capitoli della sua ope– ra sono dedicati al chiarimenlo delle ragioni, a volte più che soggettive, del suo ottimismo e della sua fiducia nello spirilo di conservazione che anima l'uo– mo il quale saprà approdare in un porlo sicuro. Questo suo ottimismo promana dal fatto che non v'è scelta tra un mon– do che lentarnen(c affonda nei domini del passato cd un mondo attuale irre– versibile che possiede sufficienti cle– menti per rendere vantaggiQsa la pro– messa della civiltà. (traduzione di O. S.) JOSE' PEIRATS L'INCONTRO PERIODICO INDIPENDENTE MENSILE diretto da SICOR 11 Per la pace e la resistenza al fascismo 11 Per la c o Il ab or azione internazionale Abbo11umc111.o <wn110 /.,. 500 (ordi.,iario) L. lU00 (so.,tenitore) Via Consolato, 11 • Tel.· 51.90.82 · TORINO (C.C.P. 2-35445) 233

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