Volontà - anno XVIII - n.4 - aprile 1965

Possiamo, approfittando di questo periodo di bonaccia, spiegare - come voi dite - la nostra idea? Ma se ci troviamo di fronte ad un problema mai pre– sentatosi sino ad oggi! Dì fronlc cioé all'etica di una società di uguali, assoluta– mente liberi. Se l'elica cristiana non doveva far altro che copinr..: l'etica buddista, quella di Lao-tsc, etc., :mnacquandola e rimpicciolendola, noi invece dobbiamo creare retica nuova della futura società socialista. L'ambiente anarchico operaio lavora a creare questa etica; si lavora su millr.: punti; l'idea gc.ncra!c comincia a farsi strada. Ma, o perchè manchiamo d'un genio o pcrchè quanto non è stato compiuto di questo lavoro non lo permelle ancora, noi non facci:11no che intravvederla. Sì, occorre riannodare il filo, ma non con quei tali -:individualisti• del 1890, ma con i Greci dell'antica Grecia· ben lont:mo, come vedete! (3). Quanto ai vostri apprezzamenti sul ruolo - passato ed odierno - dei la– voratori, debbo prendere alla larga l'esagerazione alla quale voi accennate, esa· gcration.! inevitabile data ht brevità. lo temo soltanlo cht:. anche assegnando una grandissima pane alla detta inevitabile esagerazione, re!;ti un substratb, sul quale ~arà difficile mellerci d'accordo (4). Voi avete sottolinealo la man– canza di solidarìilà tra gli operai (5). Benissimo. E poi? Da parte mia - e credo di essere nel caso di migliaia d'an3rchici e di almeno centomila socialisti - non ho avuto bisogno di l!sagerare le virtù degli operai per sposare la causa della rivoluzione sociale, eminentemente operaia Ma l'Internazionale fu fondata appunto per forgiare a poco a poco la ~oliclarietà tra i differenti mestieri e, successivamente, tra le diverse nazioni. per allargare l'idea di solidarietà e per monarchismo, col cattolicesimo, col nar.1onahsrno, e presto anche nello siesso socialismo con la l(.'rnbile pcn·cr:.ionc di G-.'Orges Sorci (cfr. la ~ua rivista L'lndépcndance a partire dal 1911) che ha occupato la mcntc della gion.:ntu frrrncc:.e e di qudla :taliana, e che ha rondouo direllamcntc alla guerra cd al fascismo dei nostri giorni. Tullo quc,io male non po1cva prc,edcrsi al1'ini7io del 1902. ma M'rci \'OIUlo che Krc.potkin cd :iltri sin d'allora si tosscro adoperati r,crchè l'idea anar– chica ri1rova'ise un posto all'aria aperl;i, Ciò non fu fauo allora, nè dopo. pcrchè presto gli av,·e– nimcnti rus,i. che sfociarono nella 1in,luiione del 1905, hanno assorbito in primo luogo la sua attcn,ionc. (3) Bcnchè i primi articoli sull'elica siano 11ppr1rsi nel 1m (agosto) e nel 1905 (man.o) in Nlnclec,uh Ccnlury, Kropotkin cm iià ollora immer<o da più anni nell'argomento che, presto, alternato con quello sulla Rivolullone francese. lo assorbirà molto. (4) lo a,e,o ~critto che ]a<;.C'ia,ada parte molti fatti ed argomcnti sui qu~li certamente era,·amo d'accordi), scmia che questa omissione ,olcsse significt1re eh~ io ignora,·o o h contcs1a,·o. Falle qucs1c premesse, gli prospellai alcune opmioni, con mie argomcn1azbni e conclusioni. (5) Nella vlla di 1u111I giorni. e, forse ancora in questo momento. la mancani.a di solidaricta mi sembra, in propor,ionc. p,ù lrequcntc degli ani d1 solidarie1à, di,cr.,amcnh: noi saremmo già molto piu \'icini allo staio beato di wlidnrict!I e di libu1à l he noi auspichiamo Fino n qu:lndo ]'operaio, dietro ordine ricevulo, si prcstà n rovinare la salute di :,Itri operai (aiutando a p1·odurrc prodotti nocivi). a fare da padrone, da 11uardiaciurma, etc. (da capofabbrica. (la carceriere, etc.). :id ucciderli in patria cd :,ll'cstero (da poliziotto o da soldato) etc, 1a solidarietà viene praticai.i troppo poco, e non bisogna farci delle l1lu11lonl.E' in qucs1O senso chz probabilmente mc,·o scritto a Kropo1kin. 219

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