Volontà - anno XVIII - n.4 - aprile 1965

nella vita col\:1tiva russa, Ji quc~lc pc1·sonali1à che, mentre sono ciò che i Russi chiamano mirskoi tch;!lovck (uomo comurnJle) al più alto grado, furono anche delle personalità che avevano rn1to :on tulli i pregiudizi del lo.-o villaggio e che avanzavano soli, isolati, sulla loro strada - sia per b rivolta politica individuale, sia p~r la rifo1·ma dei costumi individuali, .;;ia per b rivolta antireligiosa, dello amore, clc. Ecco pcrchè io 1rovo meschino, piccolo e falso l'individualismo di cui ci hanno parlato per poco i giov.:1nìanarchici francesi, appunto perchè ad esso di• fetta lo scopo per cui è nato. E qu:.!sta nota risuon:1 al mio orecchio tanto pili falsa quan10 ph'1 si hanno a fianco d(!gli uomini. che, in questo st~sso momento, coscientemente ::.algono il p~ttibolo per la causa comune, dopo avere allermato ad alta voce b loro personalità. E' soltanto a causa della confusione esistente intorno alb concezione dell'individualismo che alcuni, defìnendosi individualisti, hanno creduto di ::tppartcnere a!lc- stesso campo intelleuuale e politico di questi uomini ,,ornti o! sacrifìcio. Quelli che si proclamav:mo «individualisti» (in senso borghese) avevano così poco diritto ad essere annovcr::tti Ira i «veri» individua– listi, quanto ne avevano i cristiani. Quelli «verb, appartenevano alla varietà che io prcv~do che venga e che Jbscn ha cercato di creare nei suoi drammi ( l ). Questa 1·isposta sta divcnt<lnclo t<rnto prolissa ,;he sono costretto a sorvobrc velocemente sui punti più importanti della vostra lellern. Ripeto ancora che, se il movitn;!nto francese ha sub·110 un rallentamento ciò è dovuto, non solo al fatto che la ~ituazionc generale non è più tanto rivoluzionaria quanto lo era invece prima del 1$;94-1895,ma anche perch~ ci si è accorti che non si potrebbe provocare la 1·ivoluzioné! in dieci o in cento. Era bello fantasticare che si sarebbe po1uta far scoppiare la rivoluzione per mezzo di una forte spinta di pochi: non è stato così e bisognò dedicarsi al movimento preparatorio che precede tutte le rivoluzioni. lnoltr~, alla rivoluzione occorre un ideale: poteva l'individualismo borghese essere questo ideale? No, certamente! Inoltre, il comunismo anarchi– co, è esso net tmnentc individuato, non dico in seno a milioni, ma in seno agli stessi anarchici. Neppure! (Non si può individuare "e non nelle prove pratiche della vita). E' appunto verso questo movimento preparatorio, che ci siamo orien. iati da cinque o sei anni, giacchè la mancanza di questioni irritanti, come il «boulangìsme» e Drevfus, ci permette ancora (e per qualche anno soltanto) qu.:sto lavoro (2). (I) Non ero cer1amentc io che ero stato affascinato da non importa quale \ariantc di psc\1do– indil'idu:ilb1110 e che riconosc.::vo la bontà dcll"indil'idu:ilismo comunist:i che Kropo1kin a\cv:i pre– conin.alo. M'I l"uomo, il pili altamentc ispirato dal sentimento sociale e socic,·olc. può a volte desi– derare di proccden: per ,,1radc più individuali cd indipendenti. che ,,j distaccano per un mo- 111.:nw da quelle deili altri. E' ,iò che bisognava dire apertament.: per dissipare l"Jmpressione l>Ccondo la quale il comunismo lil>crtario avrebb:: assorbito automaticamente le ini1.iative e le .:11:ioni indipendenti indi,•idualL Se ogni individualismo ,,inct'ro, ahruista, Trova soddisfazione nell'indivi– dualismo comuni,,,a di Kropotkin tanto meglio per la rC'alizzazione di <1ueste idee, ma è soltanto respcrienw eh.: po1rà \"cnficaflo. (2) A mio awiso, quella mancnn,a di «quc,,tioni irritanti» era una ragione di pili per 1en1.1rc di rhahre la corrente. Si è la~ciato il campo lib<.ro a certa rea,ione nazionalista che, continuando il «houlangisme• e l'antidrcyfusismo, s'è impadronita poi della gioventù e si è presentata col neo. 218

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