Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

mai cambierà niente in quest'ordine. Le lt!ggi naturali sono cteme e inelut– tabili. Porfirio studiando attentamente il \'CCChioe il llUO\O Testamen10 ha SCI> pcrto lo stretto legame esistente fra essi e i libri profetici. Condanna il pro– cedimento dell'esegesi allegorica di queste opere, riconoscendo tutlavia che è una prei:iosa risorsa per risolvere tut– te le confuse difficoltà che si trovano nella Bibbia. E conclude: tutta la ero• nologia ci-istiana è falsa. Guardate la scena della tcnlai:ione in cui il demonio dice a Gesù: « Get– tnti dall'alto del tempio». E Gesù si limita a ri~pondcrgli: « Tu non devi tentare Dio, tuo Signore». Se risponde co~ì, è certamente perchè teme il pe– ricolo della caduta. Non era forse quel– lo il momento propizio per dimos1rarc a tulti coloro che si trovavano nel tempio, che egli era veramente il figlio di Dio e che poteva salvarsi e salvare lutti gli al1ri di non imµorta quale pc.. ricalo? In altra parte, Gesù parla del « principe di queMo mondo • che deve es.<.ere « gettato fuori». Chi è questo principe? E' l'imperatore o un al1ro e:.:-.crc temporale qualunque? E dove dev'essere gettato? Come potrè essere gcltalo in un mondo nel quale si t1·ova già? Esistono forse due mondi? Dice ancora Porfirio: Se il Cris10 dmeva :.offrire per ordine di Dio era naturale che ubbidisse e acce11assc il casi igo, ma non per questo era obbli– gato a sopportare la Passione senza u– na parola vigorosa e saggia indiri:;,..zata a Pilato, suo giudice. Epµoi pcrchè il Cristo non apparve a Pilalo, a Erocle, al Gran Prete ebreo, o, meglio ancora, al senato romano e al popolo, invece di apparire a Maria Maddalena, una donna comune, d'ingegno limitato, e semplice di spirito! E pcrchc non ne approfinò per fare un'ascen:-.ione sçeL– tacolare, di fronte alla moltitudine di Ebrei e di Greci accor:,,i da ogni parte? Secondo Malico, le cose divine sono state occultate ai saggi cd ai prudenti, J>e•· essere rivelale solamente ai pic– coli. Ma allora, se quc:.to è vero, perchè tulio non fu scritto chiaramente e sen– la enigmi, in maniera che fosse facil. mente accessibile alla mentalità dei fanciulli e delle persone non ancora provviste completamente della ragio– ne? Che cosa ci stanno a lare tutte quelle allegorie incomprensibili! Quan– to alla prctc:.a monarchia cristiana, eS– sa non è che un politeismo contraffat– lo. Prima di tutto pcrchè Dio non può essere veramente monarca se non a condizione di regnare Ml degli esseri della sua stessa natura e della stessa :-.pecie,vale a dire :.u altri uc1. J-'or11no fa l'elogio delle Maluc pagane le quali sono dei ricordi per i fedeli e anche una testimonianza di rispetto: niente cli più. E insiste dicendo che se gli ar– tisti danno agli Dei la forma umana è pc,·chè l'uomo è il più bello degli es- seri viventi. Il problema dell'lncarnaz1one? Anche esso problema puramente e semplice-– mente stupido. Perchè il Cristo sarebbe \'enuto a noi così tardi, doµo a,·cr la– sciato, per un numero incalcolabile di secoli, l'umanilà priva del beneficio della ri\'elazione? Pcrchè tante anime abbandonate senz.., alcun soccorso? A un ccrtQ momento, Porfirio si doman– da persino se fosse stato possibile che il figlio di Dio 1>0tcva soffrire sulla croce. 177

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