Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

1.:01·-.aall'infinito, esprc!t!>3 sollo una forma d'una prege\'Ole bellcu.a an1ica. Porfirio abituato alle appassionate dhcu\!>ioni dell'epoca, a,·eva preso a cuore le cose del cristianesimo. Non è -.iato po-,-.ibile ritrovare la sua .. ,10~ fin clcgll Oracoli, specie cli breviario teurgico, eia cui pare che clcrivas<,c un~1 1coria concernente la salvcua dell'ani– ma. Secondo Geffcken, Porfirio non potcrn attaccare il cristianesimo, men. tre, ,econdo quanto ci dice llarnack, Porfirio era un ammiratore e un dc ,010 di Cristo. Bidcz, afferma, invece, che a un certo momento Porfirio tcnlò una 1.:oncializionc col cristiane!>imo. Probabilmente tanto le une che le al• 11c affcrmationi non sono che delle ,·aglll! ipQICsi. Raccunta Porfirio: oc Qualcuno mi ha domandato quale Dio si doveva rcn. dcrc propi,io per giungere a di'itogliere -.ua moglie dal cristiane-.imo. Gli ho i-i,po-.10: Ti sarà forse pii.t facile trac– ciare dei caralleri sull'acqua, o meglio, allargando delle ali leggere al soffio del ,enlo, ,·olarc come un uccello, piut- 10,10 che riportare alla ragione una donna empia. Lasciala dunque pcr~cve. rare nei suoi folli errori, pcrchè con le ~uc lamentazioni non fa che cck.'– brnrc un Dio morto, condannalo da giudici equi, un Dio che nei suoi anni più belli, a11accato con dei chiodi di fc1To. -.pirò tra i peggiori supplizi •· E co-.1 ancora continua: • Dio con le sue parole ha SHlato il carattere inguari– bile del pregiudizio 0s1ina10 dei cri~tia.. ni: ha dichiarato che gli ebrei onora– no Dio in maniera migliore di essi. Giacch~ gli ebrei onor·ano il Dio della legge e non quello del verbo; onorano il Re ..,upremo che riempie il mondo e 174 gli abissi di fremiti e di spa\'ento •. Perciò Agostino, basandosi su queste affermazioni, pretende che Porfirio ha cercato di disonorare il Cristo. Eusebio di Cesarea, nella sua Dimo– st.-azione evangelica fa uso di questi teMi, ma ne sopprime tutte le osserva. zioni sgradevoli per i cri~tiani, mentre Agostino non cancella niente non cer– cundo il facile lriunro. Porfirio nella sua opera lnuna1,•ine degli Dei, nella quale fa buon , iM> a tutte le dourine, si ri,·olge a coloro che si ostinano a non \'Oler comprendere il significato delle immagini e delle slatue. Prende di mira i cristiani e gli ebrei: gente ignorante, CO!tl!ttupidi cimanti una sta– tua quan10 un illct1cra10 davanri al. l'iscrizione cli una ~tele. che non sanno vedere ali roche della pietra, del legno o del mctr1llo. Porfirio certamen– te non avrebbe osato indiiizz..ire un si· mile epiteto a un Plutarco, a un Lucia. no, o a un Dcmona11c. E' un fatto cu– rioso, ma i credenti non s..-.pe, 1 ano \'C• dere nelle • immagini ~colpite• che dei demoni nascosti in c-.,c, e dtene,·ano anche ridicolo il gc~to adoratore ,·erso una materia inerte. Plotino e Porfirio pensavano di arre.. ~tare ad ogni cos10 la defezione degli !>piriti colti ed elevati e di attirarli una ,olla per sempre ,·cr~o l'ellenismo in– terpretato e rivificato. Porfirio aveva il gusto della discussione e nell'esame del cristianesimo e dei ~uoi documenti !!torici cm aiutato da un'intelligenw particolare. Era com inlo che un auac– co saggiamente portato contro il cri. ~tianesimo avrebbe completato i risul– tati già ottenuti allravcrso i rigori del– la politica. Non teneva conto del lavo. ro considerevole compiuto eia Tertullia-

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