Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

« [ ... ] Nl'l dece,mi 0 /952-1961 la disocc11pazume /rn sol/ratto a/l'eco110111iaamerica– na 25 111ilioni di mmale-1101110 1 cioè q11c.nto u11 milione di lavoratori avrebbero prodot– to in 25 a1111idi lm,oro_ In 1en11i11i{ì11anzia1•isi trt11ta di ww cifra di quasi t,{)() miliardi di dollari E. 111110 ciò 111e11tre l'maomazione ci offre i 111eu .. i per il massimo benessere. /11/atti ne.gli Srati Unili l'iiuhistria <mtomobilislica è in grado di produrre 1111'maoino– bile completa se11za alc1111in,·en,e1110 11111ano « In una frazione di seco,1do ,m calco/:1/ore eleHronico p11ò efl'eltuare operazio11i che con i me/odi ordinari richiederebbero 1111 anno di lm 1 oro di l1//li gli scienziati in– glesi e m11ericani messi i11sie111eSappiamo anche che 14 macchine assistite da 14 lavo– ratori prod11co110 t1111e le /a111f)wle elellriche che si conswnai,o negli Stati Uniti. "Ebbene, credete che ciò f)l'ssa rallegrare coloro che lavorano! Niente affatto. Se– condo il vre.~idenre <foll'AFL-C/0 George Me,my, « /'at1lo11wzio11e è 1111ama/edizione so– ciale » capace di coll(/urre alla <:ata5!rOfe percllè elimina posi/ di lavoro a decine di mi– gliaia al wese. E ciò mentre gli esperti dicono d1e in pochi anni la produzione neces– saria potrà essere raggiunta impiegando soltanto il 25 per ce1110 della manodopera ,w– ziona!e. "Q1iesto disordine orxtmizz.ato per la produzione è 11g11ale11el/a di~tribuzio11e. Sup– ponendo il g11adag110di 1111 bdga di 128 franchi, quello di 1111 tedesco s <1rà.di 117, di 1111 francese 114, di w1 ()/mulese 107 e di 1111 ilalic!no 61. /Ja 1111 contill'mte all'altro gli scarti ,io11sono me110 p<izzeschi: il iiveJl.o di vita mnericano 35 volte piìt alto dell'india– no. Il terzo della popolazione del globo cons11111a i cinque sesti della prod1izione "· « Ilario Margarita » (4J (4) L,'l pr;.'Cisione m;itcrmuica nelb ripa11)1ione d<c"31iswnzì;,men1i pc1· !e Opt'rC puhhlich..:, • come poco prim;i abbiluno ,,i~10, non avrebbe rmch'essa, r,cr caso. qualche prcte~a di infallibilit:t e di pr :stigio (artiticialc)? Ma, me,~a r,oi :i conf r<>nto con lo ~1erminio dcll:i infini1/i di rniliarJi di milioni ~opra del\• ca.ti che tigura ci la? Quale aiienda pr'ivJta nel 111ondo. sia pure la rii1 ~ga11ghe1·ata, r,otrcbbe ma; funzionare come (uiviona l'auu'lle a.1.i::nda mondiale? Er,pure la società in so~tanw è un'a1knda di proprietà di tutti, ; cui danni colpiscono tutti Ciò nono~lantc, men1rc ,;i combatte p("r ottenere ,oltanto dieci, col massimo sfor~u, si tr:iscura di ottenere centomila. col minimo sforzo Nun rimane che at1enderc il pro\·vidcnzia\c sopraV\"Cl'tO de\l'autom::izior1c. ;"tJ; sarà riservato il pri1ilegio di poh·cril!.l:HC l'attuale manicomio politico e così inaugurare l'ern delln prosperità. Intanto l"urgcn,n di una si~tem:wionc della società mon:::liule dovrs.:1>1:1c es~ere resa mJnifesta anct,e anrawrw k• distru1ioni occullc, lr emorragie invisibili che sempre pi,'i paurosamente dissanguano I·economi:i del mondo La critica \ucialc non de1·e essere fine a ~è stessa riducendosi a un lamento, a un.-. sfog,), ma e~scre critica costrulli\'a, pcrchC di\'ersamentc sarebbe come fenm1rsi n una diagnosi. trascu– nrndo la cura. A che ~en:c tro\'are un difcttù scn1a prov1rckrc ai rimedi? Vero è eh.: nei caso dell':itli\'ità pubblicistica potrebbe giowire cOnat' industria di scand.ilismo. ma nun m'li nel pubblico in1•~resse. Oggi la c1itica sociale di\'ora giurnalmcnle - t;mto per 1·it.irnt· un a~1>etto rnlo - rhilometri cubi di carta, se_n1,a rt•ndimcnto, cd è perciò, solamente, come una ,par:,toria. a salve. G. D. 172

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