Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

Da Riviste e Giornali Questa. nostra. Società.!! Dal viag1:io U111oris1icoartraverso i dogmi e le rdigioni di N. Simon (Collwia A11teo) I DIAVOLI . IL PURGATORIO E GU iNFERNI !\!ELL'ANTICHITA' « lo trovo questa unwris1ica defì11i::.ìo11edel purgatorio: E' un luogo uve si procede alla carbo11izzazio11e dei peccali_ ed allo t/;.,1r:r-::io11e dell'tmima ». « li purgatorio più antico sembra esser,: ,,.,_du degli indiani». « In /111/i i culti l'accessm;o obbfigMM.o dei p11rgc.tori e degli i11ferni è il diavolo. Esso ha l'i11carico di. 111alme1lciree ct,stigare le a11i111e.E' l'a/i111e11tatore i,icombt1stibìle delta i111111c111e fornace. E' 11110 specwlista di arrosti. E' lo spauracchio con il quale , pre1i dei c11l1isuccessivi /Ja,mo, volra a volta, terrorizwro la g•at1daJ legione dei poveri di spirito». « Considerato come 111i"eresianei vrimi tempi della chies<1, il purgatorio è larga– mente s/n111ato anche dal moderno ca//olicesimo. « I nostri ante11ali ave1•ano questo adagio: « Il fuoco del purgatorio fa boUire la pen1ola dei monaci!». « Ai ,wslri gion1i il purgatorio cosli!Hisce un commercio rilevante. E' una banca lii sw,ao. Vengono vagate innw11erevoli messe per impedire alle ani111edi essere sol~ toposte li 1111a correntr. d'aria, o a/Jbruciaw. o annegate. Da qualche tempo 1111 nuovo banco è s1ato uverto. All11ùlme111esi fJ<lRa per otrenere per se stesso /"i11tercessione del!e nnime <lel purgatorio. I preti pr,-,;ganoper esse, esse pregano per voi: è wui so– cietà ,ii ima grande wosveritù ». « la mem.ogna e la speculazione sopra gl'in/erni ed i purgatori so,w vecchie quanto il mondo. Le messe e le i11du}i:enze.non datano dall'era cristia11a. Su questo vw110 an– COYll, il ca11olicesi1110non Ila fallo che copiare f'a111ichità ,._ Dal seltinimwle GRAZlr1 (A. XXXVII - N. 1210! I MISTERI DELLA FEDE « lo non a111111et10 che le pene dd Purgatorio e dell'lnf~rno siw10 materiali_ Per esempio, che ci sia w, fuoco «chimico». Credo clie,ci sia 11napena morale: terribile, sì, ma morale. Non è po.uibile che lo s;Jirilo, i111palpt1/Jifessenza, possa soffrire per cose maleriali ». « Cavaliere i11a11es11 ». Risponde padre Rormuli. Quanto al fuoco dell'Inferno (del P11rga1orio savpiamo ancora meno), ne sappia- 168

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