Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

che le sue idee sono piuttoslo numerose e che, per temperamento, non è dispo– sto alle discussioni, quanlo meno del tipo che avrei voluto sottoporgli e che toccavano qualche punto chC' egli credeva saldamente stabilito. Tuttavia per un:>.volta, nell'Jnverno 1901-1902, gli feci alcune osservazioni, con un sommario di un lungo manoscritto clahorato nel i901, e, con mia sorpresa, egli s'è presa la briga di scrivere questa lunga lettera, una vera e propria stroncatura come era da as1>eltarsi. Non posseggo la ccp.ia del mio sommario, ma posso ricostruime le ))arti essenziali che Kropotkin locca nella sua risposta, la quale non ha la pretesa d'essere completa, cioè tii affrontare tutti i miei rilievi e neppure nel– l'ordlne in cui erano stati sistemati. Ma ciò poco importa, in quanto l'interesse si rirerisce a quanto scrive Kropotkin. Ho aggiunto dei chiarimenti. che, a volle, sottolineano i diversi punii di vista, quando I suoi argomenti non mi sono appan,i convincenti. Avevo scritto, sul quelle mie osserva7ioni a Kropotkin, in Frccdom (numero del settembre-ottobre 1900) e, successivamente, in Mother Earth, un articolo, rimaneggiato qualche tempo dopo per Les Tcmps nouvcaux, &c. e continuo ancora ad esporre queste eresie. li mio scopo è sempre quello di vedere le Idee anarchiche itmalzate sur un piano (livello) cE altenrione pubblica diverso da quello dove esse si lrovanc da lungo tempo. Se si prendessero cento individui di. non importa quale narione, essi sa))rebhero, probabilmente in proporzione maggiore, chi è in questo momento, il re del football, il principe della boxe, ia regina del cinema e - c'è da augurarselo - saprebbero anche molte altre noti– zie 1>iù utili, anrlchè qualche cosa di valido sull'anarchismo, sulla massiccia protesta contro l'autoritarismo in tutte le sue forme che esso comporta. Quin– di, se il progresso dell'anarchismo dovesse consistere, di anno in anno, soltanto nell'aumenlo di qualche, migliaio di CO))iC di liralura di un giornale, nella for– ma1Jonc cli qualche dozzina, od anche più, di nuovi gruppi, in qualche nuovo libro od opuscolo ed in un numero di conferenze maggiori rispetto a qu~llc dell'anno precedente - que~ta quota di progresso non mi sodd.israrrcbbe, giac– chè marceremmo sempre al margine od al rimorchio degli avve1timenti. Una grande e magnifica idea, com'è quella anarchica, deve essere presentala in manjera un po' diversa 1,erchè attiri infine realmente l'allenzione del mondo intero. E' sollanto il suo travisamento, la sua falsilìcazionc che attira l'atten– zione: il 99 per cento, o ph:1, di persone vi diranno che l'anarchico è un assas.<;i– no, un pazzo, un sognatore dell'impossibile. Quindi bisogna trovare i mezzi per lottare contro qucs:to slato di cose, che non è forse imponente a tal pun!o nej quartieri popolari di Barcellona, di Buenos Aires, di Parigi e di qualche citlà ilaliana, ma che è mollo generale quasi dappe1·tutio. Non presumo di avlr trovato Quei mc1..zi,ma vorrei che si cercasse per trovarli cd è, in questo sens::i, che scrissi a11ora a Kropolkin. Ouanlo a me, sino ad oggi, la questione resta aperta, malgrado la sua lunga riSJ)OSta. 8 dicembre 1925. MAX NETTLAU 164

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