Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

Io credo, o Signori, che questo sia un argomento molto pericoloso per gli interessi stessi della società religiosa. Io credo che sia far torto grave alle so– cietà religiose il sostenere che istituzioni che sono riconosciute dannose alla società civile possano riuscire di giovamento alla società religiosa. Si è manifestata in molte parti d'Europa sopra una grande scala una rea– zione religiosa, un ritorno dell'idea verso i principii e le dottrine religiose. Ma dove questo fatto si è manifestato con maggiore intensità? DO\~~questo ritorno degli spiriti e delle classi illuminate verso i principii e le idee religiose si è egli verificato? Forse in paesi in cui abbondino gli ordini religiosi, figli del medioevo? Forse in paesi in cui abbondino gl ordini religiosi, figli del medioevo? No, cer– tamente. Voi non vedete, o Signori, manifestarsi questa reazione nella penisola ll:::t~rica; meno ancora nclìo Stato romano, dove anzi ogni giorno si verifica un maggiofC, un più assoluto divorzio fra le idee religiose e quelle che inforn,ano la società civile, bensì vedete questa reazione maniflcstarsi e nella dotta Germa– nia, e nel Belgio liberale, e nella Francia illuminala e perfino nella lihtia In– ghillerra, là dove le antiche corporazioni religiose, figlie del medioevo, sono quasi inlicramente scomparse. A conferma di quesLa sentenza io non ho bisogno di sceglieue esempi in paesi esteri, li trovo nello Stato nostro. Volete sapere quali siano le provincie in que– sto regno nelle quali maggiormente si è conservato lo spirito religioso, le pro– vincie di questo regno nelle quali il ck~.roesercita ancora la massima influenza? Aprite il quadro degli ordini religiosi che il governo ha pubblicato; cercate le provincie dove vi ha un minor numero di stabilimenti, e dite senza .esitazione che sono quelle in cui la religione ha conservato od ha riacquistalo maggior im– pero. Paragonate, o Signori, l'influenza del clero nella Sardegna 1e nella Savoia, e dite se gli ordini religiosi del medioevo giovino ai veri interessi della Chiesa e d~lla religione. Se questi fatti non soffrono eccezione, se essi sono incontrastabili, io credo potere con fondamento asserire che le riforme che noi vi proponiamo a nome ie nell'interesse dello Stato, debbono riuscire altresì altamente vantaggiose ai veri interessi della religione e della chiesa. .162 (da LEONE.TTI-PASTORE: Chiesa e. Ri• sorglmrnto, Milano, 1963, P. 216-219)

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