Volontà - anno XVIII - n.2 - febbraio 1965

Sc1·i,c in ,cri.i e .1ic.:rhc i :.uoi drammi in giol'inetta abbia ti/fermato molto pili ,cr-,i, mn in tullo quello che .1,crhc mai tardi, cl,e non tn•c,•a mai com11rclo la forma lol c.:cdc al conlcnuto, né mai il gra11cosa di q11a11tolui le a,·esse rac. con1cnu10 cede .ili.i forma. Dapprincipio comato. rornan1ic.:o, lb-,cn c.:ania, ch:giaco, quando / genirori della ragaz.za , 1•et111ti a oo- a Gl'im: .t.id , apprendista di laboralorio, è nosceu;,:a di quelle furti,•e 11asseeeiate, obhliK:tlo a manclitiiarc, per ,i,erc, i pro- le m·emno imposto di cessarle imme• dolli farm,H:cutic.:i. Gi,\ da qucs10 mo. diatameme, pre1,•,mendola che non le mento e l'implac.:ahilc aiudke di se stesso. tro1·a,·a110tror,p 0 decorose pa una gio- Ei.:c.:o c.:ht.'c.:o,a c1 racconta il Sigurd llòst 1·1/ieua della sua eui. Ma 11011 è 1 111• (I I, a propo~110 d1 uno dei :.uoi primi probabile che questa scusa 11asco11des· la,ori, impn:anato di lii bmo romantico: se la vera ragione, e cioè clte /'a11\·e• Ola/ Liljakraut:.: 11ire di questo po,·cro poeta ,Jovesle • ; .H!tlfe it1 t/14Clt'opera, come j 11 sembrare assai precario agli occhi tli q11/'lle che fo 1,recedo 11o di poco, 1m questa genie seria! No,i ci si dovrà grm'ide C(l/()re 11111<1110 elle cot 11isce e, verò troppo sorpre11dere, se sa11pit,1110 J>ersillo, imb<Utl'U.<I.Per rell{lerseue che fa volontà dei genitori, e svecial. conto ~i è tc11ta1i di credere che sia mente (t11elfadel 11adre,11011 fu ,1/fMIO avt•e111110 ,11wlco~a di 11110 1 •0 t1ella vita rfapetrata. Ma ecco elle 1111 gior110, 111e11• ,lei 11ocu, ... Bd è /JJOJ)rio cosl verchè tre i due i111w111orntista111101msseg• a 8ergc11, /bJe11 s'è h11wwora10. Una giando 1ranq11i/la111ente11el1xirco, im. viccola Moriti d'w11ore ubbastm11,a pia• provvisame111e s11111ua breve tlistm1w cc, 1 olc, molto iluwce111e e leggermente il padre incollerito, che .ii avvici11a ,i triHe come time le ,·ere storie d'amo- gran passi. La sit11az.io11e è assai cri_ re. Una tio1•il1etta, quali una bimba, tica, e per la giovinetra diviene quw;i del co.ùddetto miglior mondo, ispira terribile quando vede il suo compagno ad lbse,1 dei letrlimenti affettuosi e scappare piuttosro vt"locememe, la• 1110/ttJ 1•i1•i ... Non so ,:ome /bsen l'a~ sciandola sola ad affrontare le ire pa• ,·esse conosciwa, ma pare cl,e essa terne. E così fu la fine del loro amore, a\coltaHe, con 1111a curiosità mista a Le passeggiate romamiche non ebbero rispetto, ìl gio,·ar,e poeta dalla figura più luogo, e 1'011110 seguente la 1icwi~ gra,•e, di cui probabilmenle le gio1,wri nella si fidau:.ò con un buon borehe.. raea::.e della città s'imeressavtmo pa. sotto di Berge,1, cou grat1 sollie\.-'Odti recchio. Cominciarono quasi subito ad seri ge11itori ... •· mcontrani, e at1tlm·m10 a fare delle Da parte sua lbsen di\'cnl0 celebre. Si l1111glte pnsse1:giate all'iPISaputa tlei ge- ri, idcro trentacinque anni pili lardi, e pa. nitori. lbsen le offril'a dei dolci e le re che Ihscn fosse piuttos10 commosso raccom,n·a le .me impres.sioni, le sue di questo incontro. Da, a ancora del • tu • svertmze e i suoi sog11i, E' certo che alla sua ex fidanzata. • Ma dimmi - le tlovcl'tmo CHere felici, 11er <ium,io la chiese - che cosa fu che allora pot6 se– pararci?•. • Come, non ti ricordi - ella le rispose - del giorr10 che nd parco (I) llcnrlk lb8cn di Sillurd !Hht (Edit. Stock, scappasti quando mio padre stava ~wvici. Parigi), nandosi? •· Sembra che a qucsla risposln, 84

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