Volontà - anno XVII - n.12 - dicembre 1964

capitalistici d'Europa, nè la soluzio11e socillldemocratica nè quella co– munista si sono rivelate valide a realizzare una trasformazione socia– lista e quindi se l'unificazione deve realizzarsi, non può avvenire nè su posizioni socialdemocratiche nè su quelle comuniste; quindi faccia– mo una strada nuova di avanzata al socialismo col partito unico della classe operaia ... Quando questo partito sale alla direzione dello Stato deve camminare avanti e non con una politica socialdemocratica, ma con una politica rinnovatrice e rivoluzionaria. Non un partito ideolo– gicmnente neutro, ma neppure un partito ideologicamente chiuso». Che cosa dobbiamo pensare di queste dichiarazioni? Rappresenta– no esse le conclusioni di un fermento della «base» del partito oppure sono frutto di un calcolo fallico e contingente? Sono interrogativi che resteranno tali sino a quando le parole « che volano» non diventino concreta realtà. A parie l'attenzione che si deve, connmque, prestare a questi te11tativi di fronti unici dei lav0r ratori, è evidente che l'aver posto sul tavolo il problema di un « partito unico», in dipendenza dei risultati eletlorali, appare, quanto meno, poco chiaro, giacchè questo « nuovo partito» non sarebbe sufficiente– mente maturo per vivere una vita autonoma, la quale è possibile sol– tanto tra gli stessi lavoratori e senza la guida di esponenti politici e di organi direttivi di partito. Secondo noi, potrebbe essere una strategia nuova e una politica nuova della lotta per il socialismo nel nostro paese quella che non farà riferimenti nè ad una prospettiva di tipo laburisla o socialde– mocratica, nè, tanto meno, a prospettive bolsceviche, in quanto, di– versa.mente si assisterebbe 110n all'unificazione, ma a/l'assorbimento delle singole indh,idualità, nei diversi partiti politici. Per superare il «neutro» ed il «chiuso», per aprire ww nuova strada al socialismo, occorre che il concet10 di autonomia diventi nor– ma di vita. Soltanto con essa, i lavoratori tutti, liberati dai pesanti ba– gagli dei culti e dei dogmi di partito, potranno trovare, nella sponta– neità delle loro azioni, la coscienza di autoamministrarsi proficumnen– te e sanameute, liberi da og11iiugerenza di partito, convinti oppositori dello Stato accentratore, della dittalrlra del partito prevalente, delle tendenze burocratiche e poliziesche, no11chèconvinti fautori dell'azione dire/la per le rivendicazioni immediate e, comunque, contrastate dalle forze reazionarie. Nl~O MAI.ARA 675

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