Volontà - anno XVII - n.11 - novembre 1964

rappresentanli dei lavoratori francesi, Tolain ed i suoi amici, dietro invi10 degli operai inglesi. Al termine del meeting, vi furono dei colloqui per stabilire delle relazioni permanenti con gli operai d'oltre Manica. E il giorno successivo, nd ricevimento organizzato in onore degli operai francesi, una delegazione polacca, Ogcr, a nome del Consiglio professionale di Londra, e l'operaio tedesco Weber insistettero sulla necessità d'una collabora1.ior.e dei lavoratori di tutto il mondo. Il risultato fu l'indirizzo, del novembre 1863, diretto agli operai francesi dal Comitato londinese, il quale proponeva l'organizzazione d'un Congre~so inter– nazionale « per lo studio di tutti i grandi problemi dai quali dipende la pace tra i popoli ». La dichiarazione precisava: « La fratell~za dei popoli è indispensabile per il successo dell'azione operala, glacchè tutte le volte che cerchiamo di migliorare la nostra posizione sociale o con la riduzione delle ore lavorative o con l'aumento salariale, gli imprenditori minacciano di chiamare mano d'o1>era belga, francese, tedesca, etc. clis1>osta a fare lo stesso lavoro più a buon mercato; dobbiamo ammettere con rincrescimento che questa situazio– ne s'è verificata più d'una volta e non pcrchè i nostri compagni ci abbiano voluto arrecar danno, ma semplicemente a causa della man. canza di relazioni regolari e sistemaliche tra gli schiavi del lavoro dei diversi paesi >1. Soltanto dopo le elezioni francesi della primavera del 1864, gli operai francesi, per bocca di Tolain, risposero a questo appello, presenziando al meeting in favore della Polonia, che si tenne a Londra il 28 seltembre. Questo meeting segnò, indubbiamente, la nascita formale dell'Internazio– nale dopo la laboriosa e lunga gestazione. Sarebbe, invero, strano - come ha ben messo in rilievo il cattolico italiano Curci nel suo documentato opuscolo dedicato all'In1ernazionalc, nel 1371- che una così vasta organizzazione si fosse potuta creare in breve tempo e di un sol colpo. Es,;;a - per come ha chiarito e scritto lo s1esso Curci - non è altro « che una nuova forma data ad una materia già persistente». In questo meeting ormai celebre, 1enutosi nella saln Saint-Martin di Lon– dra, tutti gli oratori francesi, inglesi, polacchi, tedeschi, senza preventivo ac– cordo, svilupparono il piano di una organizzazione internazionale dei proletari e venne nominato un Comitato di 20 membri incaricato di geuare le basi del– l'organizzazione. Marx, che assisteva alla riunione • come un personaggio muto sul palco» - per come egli stesso si espresse - facev,1 parte di questo Co– mitato. Egli doveva redigere la dichiarazione di princìpi o IndJrizzo inaugurale che la nascente organizzazione adollò, salvo alcune modificazioni formali, il J 0 novembre 1864. Marx, già forte personalità rivoluzionaria, doveva esserne, con Bakunin, temperamento ardente e str~orclinario, una delle guide più in vista. \I \URICF, DO.\\ \l,\XGl!r (frad11zio11e di o. s.) 615

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