Volontà - anno XVII - n.11 - novembre 1964

moralizzazione che quegli episodi vergognosi produssero nella massa, fu pos– sibile la prima ditLatura militare e quelle che si sono, con pochi varianti, succedute sino ai nostri giorni. E Per6n prese in rnano lo scudiscio, ottenendolo medianle la farsa elettorale, in cui i vassalli di Mosca, uniti ai carlisll di Roma, diedero il loro voto al gcneralaccio. Deve dirsi inoltre che le vittime propiziatrici del dittatore militare furono gli anarchici. In Italia - dove l'anarchismo, dopo la prima guerra mondiale, aveva con– seguito in seno al sindacato influenza sufficiente perchè, nel 1920, i lavoratori occupassero le fabbriche e, quel che più conta, con armi baslevoli per difenderle contro le forze armate dello Stato - i lavoratori si lasciarono ingannare dai politicanti socialisti e consegnarono le fabbriche « perchè così aveva disposc0 un falso referendum organizzato dai cattivi pastori del socialismo» (non si permise di votare agli operai dell'Unione Sindacale llaliana). Consegnate le fabbriche e le armi, cominciò la reazione sotto l'insegna fascista diretta da Mussolini. Non soltanto fu bandito il soci;:dismo libertario, ma anche quello autoritario. Confermandosi il detto popolare « chi riscalda la serpe in seno ne è morso», vennero uccise personalità socialiste, come Matteotti, e furono totalmente distrutti giornali, biblioteche, centri culturali e cooperative, alcune imponenti come quella marittima. 11 cavallo di Attila così calpestò l'Italia per vent'anni. Una !:-a le cause, comuni a tutti i paesi, che ha fatto perdere all'anarchismo influenw in sen0 al mondo operaio è stata la comparsa dello Stato, sedicente comuni:,;t:,. t usso. Lo Stato totalitario russo, con i suoi massicci piani economici fatti gravare sul sudore e sul sangue del tradito popolo russo, portò la corru- 7jrme e la scissione - se non la distruzione - nei sindacati di quasi tulli i paesi. Seguendo la tauica raccomandata da Lenin, consistente nell'impadronirsi dei sindacati impiegando la frode ed ogni altro mezzo, si giunse sino a\l'assass1• nio (si ricordino le assemblee burrascose di rue Grange aux Belles di Parigi, in cui caddero feriti diversi lavoratori vittime degli eroici mercenari di Mosca), volendo « i comunisti » aggiogare i sindacati alla Sindacale Rossa di Mosca. Il risultato fu di tramutare i sindacali in piccoli raggruppamenti, appendici dei diversi partiti politici. Tranne che nella Spagna e nella Svezia, dove il pseudo– comunismo gesuita non potè fare alcuna breccia, quasj tutte le organizzazioni del mondo subirono, chi più e chi meno, gli effetti di quel cancro chiamato «bolscevismo». La feroce dittatura di Hitler diede gli ultimi colpi ai residui delle organiz• zazioni sindacali. Invasa mezza Europa dagli eserciti nazisti, la Gestapo sman– tellò ogni traccia di cultura, di organizzazione, di ideologia, di letteratura, etc. Infine, la dittatura militare - teocratica della Falange nella Spagna, dove l'anarchismo era la speranza di tutti i lavoratori del mondo. Migliaia di anar• chici caddero nella lotta contro gli « a!zados » e per vendetta dopo la vittoria fascista. l sopravvissuti, sparsi in lutto il mondo, non possiamo esercitare al– cuna influenza in seno alle organizzazioni sindacali dei paesi dove viviamo per non perdere - è una delle tante ragioni - il diritto di asilo che prima o poi sarebbe la nostra fine (completamente inutile). , 617

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