Volontà - anno XVII - n.5 - maggio1964

Palmiro _scrive: « Furono lt::vittorie organizzative e politiche riportate dalla IT.a lnternaz1onalc a porre f-ìne ai residui bacunisti e all'anarchismo. Così l'opportu– nismo dei partiti democratici fu sconfitto dalla vittoria della Rivoluzione d'Ot– tobre e il trotskismo fu messo fuori combattimento d~l successo della costru– zione della società socialista» (come dire Stalin). Incurante di quell'arma a doppi 0 taglio rappresentata dalla parola « oppor– tunismo», Togliatti prosegue chiarendo la sua posizione verso i cinesi. Essi, dice. hanno solo lanciato una sfida al movimento comunista internazionale, una sfida « ad aprire vie nuove, a fissare obbiettivi meglio rispondenti alla realtà, a superare e a liquidare inveterati e dannosi errori (che riabilitino anche Bakunin e Kropotkin e mettano all'indice il vergognoso libercolo staliniano t1 Anarchismo o socialismo?») chiusure settarie e dogmatismi addormenta tori... eccetera eccetera». « Ebbene» - conclude il nostro - « se questa è la sfida lanciata dal P.C.C. noi l'accettiamo! » Aveva ragione Bcntley quando scriveva - Nessuno perdelle la reputazione se non per opera propria». Caro compagno Palmiro, aveva proprio ragione!!/ Ad ovest niente di nuovo (Da ABC N. 16) Intendiamo parlare dcll<elpatria della Democrazia, gli USA. Sembra che laggiù i gangster abbiano conquistato il conlrollo di buona parte del commer– cio e degli affari americani. Nella sola N. Y. i loro inve~timenti immobiliaii ascenderebbero a 60 miliardi di lire! Nel cuore di Manhanan la mafia avrebbe acquistato stabili per 200 miliardi, mentre altri gangster controllerebbero uno dei più famosi grattacieli degli USA. Ma il fenomeno non è isolato alla metropoli americana: i gangster possiedono una catena di hotels e di motels a Miami, Miami Bcach, Las Vegas, Detroit, Chicago e in altre città. Oltre a possedere ingenti capitali in soéietà immobiliari e a controllare buona parte del lurismo californiano essi hanno impiegato i frulli del loro lavoro nel sellare azionario (noti banditi manovrano settori del mercato a loro piacimento), nell'abbiglia– mento (quasi interamente in loro mano), nell'industria, nelle banche (a Detroit, a Miami e nella stessa Wall Street esistono banche controllate e dirette da mafiosi per uso e consumo dei colleghi). Ma, prosegue l'anicolista, non è che siano state abbandonale le fontj tradi• zionali di guadagno (prcstituzione, gioco, slupcfacenti, Lralta delle bianche, sin– dacati), è solo cambiato il metodo d'investimento: ieri si corrompevano i poli– ziotti e si sperperavano migliaia di dollari con le donne, oggi si diventa azionisti, si fa della beneficenza, si mandano i figli nei migliori collegi e ci si compra delle case nei quartieri pili rispettabili. Aveva forse torto Proudhon quando diceva che la proprielà è un furto? 2ì3

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