Volontà - anno XVII - n.5 - maggio1964

PEZZI DEL NOSTRO Italia da ... riformare (do. Cronaca, N. 14 del 4 aprile) MONDO A Roma, alla Stazione Termini, alcuni agcnli hanno sorpreso una donna sui 45 anni che stava contrnttando qualche ora di piacere con uno sconosciuto al quale offriva anche la figlia dodicenne. La snaturata madre, A.M.C. di Potenza, dopo aver abbandonato il marito e quattro figli a Milano si era trasferita a Roma dove, spinta dalla miseria nera era entrata ne.I giro delle peripatetichl:. Però, accortasi che da un po' di tempo gli affari andavano male, credetle op– portuno avviare anche la figlia, appena uscita dal collegio, al mestiere che le dava da vivere. La povera fanciulla, con il viso marcato da un trucco pesante per farla apparire più vecchia, veniva offerta dalla madre a clienti occasionali, frequentando quelle squallide sedute di piacere in cambio magari di un solo piatto di minestra, consumato in gran fretta alla mensa dei ferrovieri, ma che. per lei doveva sembrare gran cosa poichè, spesso, vi erano giorni in cui, nel Jo'ro tugurio, era costretta a saltare completamente i pasti. La madre è stata arre– stata associata alle carceri femminili di Rebibbia, mentre la bambina è stata ricoverata presso l'Istituto del Buon Pastore dove Si tenterà di farle dimenticare questa terribile iniziazione alla vita. Ma potrà dimenticare? Palmiro e i cinesi Scrive Togliatti su Rinascita (N. 15. 11 aprile) un lungo articolo sulla que– stione cinese. Mitigando in parte, con la dolcezza e lo accomodamento che gli sono tipici, i duri attacchi del « Rapporto Suslov » al Comitato Centrale del PCUS sulla « Compattezza del movimento operaio internazionale», egli cerca di conciliare il suo passato staliniano con le nuove concezioni russe del comunismo. In sostanza Togliatti non respinge le accuse di revisionismo (« se per revi· sionismo s'intende lo sviluppo della nostra dottrina in condizioni radicalmente diverse dal passato, noi questo sviluppo non soltanto non lo condanniamo e non lo temiamo ma lo desideriamo cd esso è il nostro primordiale dovere») anzi, condanna invece, e con dure parole, il rivoluzionarismo cinese che chiama «forsennato», con una politica di <(conservazione» che « respinge i progressi compiuti, che ci vuole spingere indietro"· Ma nello stesso tempo, un colpo alla bolle un colp 0 al cerchio, egli può scrivere che è « assurdo dimenticare che il nostro obbiettivo è la rivoluzione sociale e che il nemico principale resta l'Imperialismo e che chi lo avesse dimenticato non sarebbe più un comunista"· 272 Proprio quello che vanno dicendo i cinesi, se non andiamo errati! Rifacendo la storia delle maggiori deviazioni ideologiche il « compagno "

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