Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964

E ']Ui i· mio pe11siero va al coragaioso pioniere de!b scuola libera. Paul Robin - >Jrec,trsoredi F. Ferrer -. Pa!.ll Robin H quale per al)ere osato fare del collenio di « Cemp:.ds ~ (3) una scuola senz3 dio. senw stupide esaltazioni patriottiche e militaristiche; senza « tabous > sessuali. una scuo'a ove l'edl!C.Jzione e l'istruzio– ne erano basnh unicamente su realtà o– biettive, rnionalistichc e su esperienze e osservazioni personali; una scuola infine ove non si dava nessun valore alla storia «ufficiale>, alle istituzioni più. o me-no de– u-epite; per aver osato im_'Jartire ai suni allievi - ai suoi figli, come li chfa:mava lui - questi liberi insFgnamenti - Paul Robin fu revocato dal suo posto di diret– tore del collegio, poste, che occupava da 14 anni (1880-1894). ll « caso> Cl?mpuis - Paul Robin - fe– ce molto rumore ai siti tempi e diede luo– go a interpellanze al/a camera dei depu– tati. Ma la campagna di diffamazioni e di calunnie, capitanata dalla Vandea cle– ricale e da variopinti farisei. ebbe H so– pravvento sull'opposizione degli amici di P. Robin al pnrlamento francese. li si– stema educativo applicato da Robin a «Cempuis > meriterebhe di essere esposto più ampiamente su queste colonne. ma ciò oltrepasserebbe i limiti di questo scritto, già abbastanza lungo. Mi limiterò a dire che « Cemp:i:is > irradiò oltre i limi– ti della Francia. Ebbe visitatori prove– nienti da ogni parte del mondo e ammi– Tatori perfino in SibeTìa e nel Giappone. (3) Collegio - convitto - dipanimcntalc •li orfanelli situato nel piccdlo villaggio di • Cem– pius • (Oise). Non era una piccola impres.1. Comprendeva vasti edifici e costruzioni secon– darie e, r,i tempi in cui fu direttore P. Robm, accolse perfino 200 allievi dì ambo i sessi e una trentina di adulli fra istitutori e personale ili servizio. 246 Molti furono gli istitutori coraggio.~i che si ispirarono oi suoi metodi pedagogici c. fra gli altri F. Ferrer. E a quanto affer– ma G. Girond - biografo di P. Robin (4) - gli ex-allievi di Robin. fatti uomini, diedero - 11ell'i11sieme -, colla loro con– dott!l. soddisfazione al loro maestro e ra– gione ai suoi insegnamwti. Ma ancl?e Ro– bin. come ebbe egli ttesso a confessare. dovette subire qualche e compromesso » colla sua coscienza e cedere davanti od imposizioni di stupidi testi « ufficiali ». E vengo alla conclusione di questo mio lungo discorso, non sP.11zaaver chiesto scusa al lettore per essere andato, in cer– ti passaggi, w1 poco fiwri tem!l. Partito dalla scoperta di un vecchio scritto di Galleani mi sono lasciato vince– re dal valore del soggat:o, ed ho rimesso s:i:l tappeto il dibattito inizi.:ito dal comp(Z– gno Gionata tempo fa, sull'Adunata e si1l– l'importa11za di una scuola anarchica. e sull'educazione dei bambini. I-lo accetJna– to a quelle che sarebbero - a mio parere beninteso - le diverse difficoltà contro le quali urterebbe la soluzfone di questo com– plesso problem!l. E' un'impresa da non prendere alla leggera; -:-ichiede molta se– rietà e molt~ circospezione. Un compito da affidare ad uomini. non dico e vecchi :. ma « maturi >, ricchi di esperienze e c()Oni– zioni tecniche e ricchi soprattutto di buo– na volontà e di spirito dì abnegazione. Considero il soagetto - nel S!lO insie– me - sempre di att!i.alità e spero che al– tri più giovani e più. competenti di me continueranno ad occuparsene. A. COPE.TTI (4) Paul Robin, Sa Vie, Ses ldtts, Son ttC• tlon, di G. Girond; libro inlrovabilc, poichè la Casa Editrice Mignolel et Ston è • sparita • da lungo tempo.

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