Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964

RESISTENZA ALGOVERNO CIVILE La legge non ha mal reso gli uomini nemmeno un briciolo più giusti; e, per mezzo del rispetto che essi ne hanno, anche i migliori si rendono quotidianamente agenti di ingiustizia. Una delle più comuni conseguenze naturali dell'immeritato rispetto per la legge lo si può vedere in una fila di militari - colonnello, capitano, caporale, soldati - marciare in ordine ammirevole per monti e per valli verso la guerra, contro la loro volontà, s1, contro il loro buon senso e contro la loro coscienza, Il che rende la marcia assai dura e accelera i b:tttlti del cuore. Essi non dubitano che quella in cui si trovano coinvolti sia una maledetta faccenda: sono tutti di indole pacifica. Dunque che cosa sono? uomini? o piccoli forti e magaz. zini trasportabili, al servizio di qualche uomo al potere e senza scrupoli? ... La massa degli uomini serve lo Stato in questo modo, non in quanto soprattutto uomini, ma come macchine, coi loro corpi. Essi sono l'esercito in piedi, la milizia, i carcerieri, i questori, ecc. Nella maggioranza dei casi non c'è libero esercizio di giu– dizio o di senso morale: essi si mettono al livello del legno, della terra, delle pietre; e uomini di legno possono essere ben manipolati per servire allo scopo. E cosi non si meritano maggior rispetto di un pupazzo di paglia o di un mucchietto di fango. Hanno lo stesso tipo di valore dei cavalJI o dei cani. Eppure anche così ridotti sono generalmente stimati buoni cittadini. Altri - per lo più legislatori, politici, avvocati, ministri, funzio– nari - servono lo Stato principalmente con la testa; e cosi servono il Diavolo, senza averne l'intenzione, come Dio. Molto pochi - come gli eroi, i patrioti, i martiri, i riformatori nel senso più elevato, gli u o mi n i - servono lo Stato anche con la coscienza e perciò necessariamente quasi sempre oppongono resistenza: e di solito sono trattati, da esso, come nemici. HENRV DAVID THOREAU AMMINISTRAZIONE: AURELIO CHESSA VIA DINO COL, 5.7A GENOVA lire eealo