Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964

giro del paese lavorando. Le società di cCompagnonnages• avevano lo scopo di aiutare i propri aderenti a disimpegnare gli obblighi imposti dagli Statuti deUe corporazioni e dalle consuetudini, a tro– vare lavoro. a facilitare loro la sistema– zione, l'alloggio e. se necessario. avere aiuto. Un ccompagnon» poteva diventare «maestro• solo dopo aver fatto iJ tiroci– nio descritto e dopo aver compiuto un capolavoro. In non poçhi casi, però. al– cune di queste associazioni erano rivali ed in lotta fra di loro. Di fronte ed in contrasto colle organiz– zazioni operaie dei ccompagnons• e delle cCori>0razioni• vi erano le Confraterni– te dei Maestri o dei padroni, di coloro che tenevano bottega. Una delle caratte– ristiche differenziatrici di queste orga– nizzazioni era quella che. mentre le pri– me si estendevano su scala nazionale, le seconde, le Confraternite, erano solo su scala locale, e. mentre le prime erano frequentemente proibite perchè ritenute coalizioni clandestine, le seconde erano accettate ed uiriciali. Quando la nuova organizzazione indu– striale si affermerà con la rivoluzione in– dustriale, questi vecchi organismi, tanto padronali che operai, si dimostreranno i– nefficaci ed incapaci d'aiutare i lavora– tori, sempre in maggior numero, e la produzione stessa, e, per le loro caratte– ristiche che li rendeva molto chiusi ad ogni nuovo ed eventuale associalo. si ri– durranno a favorire solo una stretta cer– chia. ben limitata. di pochi privilegiati. E' per questo e allo scopo di favorire un vasto numero di lavoratori, che questi organismi vennero sciolu. Nel 1791. in Francia. veniva promulga– ta una legge (che si ricorda sempre col nome del suo proponente, Le Chapellier), che portava appunto alcune nuove dispo- 70 sizioni riguardanti le associazioni dei la– voratori riuniti nelle Corporazioni, anche se, negli effetti pratici cd immediati. ten– deva anche a c.-olpire le prime sorgenti associazioni operaie a carattere moderno. Quella delle leggi contro le Corporazioni è una storia abbastanza complessa ma che merita d'essere conosciuta. Un certo BaiUy, sindaco di Parigi, per rispondere alle richieste di calmierare i prezzi delle derrate in terribile e con– tinuo aumento. e di fronte ai tentativi dei lavoratori di organizzarsi in pili am– pie ed aperte ~ssociazioni professiona– li, il 26 aprile del 1781 pubblicava un manifesto in cui ribadiva alcuni principi allora in voga. e dopo aver detto che la legge neva abrogato le Corporazioni perchè detenevano il monopolio della pro– duzione, rivolgendosi ai lavoratori. ag– giun!i!:cva: «Non si posso110 quindi auto– rizzare coalizioni che. sostituendo le Cor– porazioni, stabiliscano "" nuovo genere di monopolio. Perciò, coloro i quali en– trassero in queste coalizioni operaie e che le suscitassero o ancora le fomentassero, essendo contrario alle legge. diventano nemici della libertà e quindi punibili co– me perturbatori della pace e dell'ordine pubblico•. Così, quando la Costituente francese di– scuter:\. nei giorni 14-15-16-17 giugno 1971. e voterà la legge. che appunto si pr•efig– geva di regolare le vecchie ed impedire il formarsi di nuove associazioni OJ>;eraie più rispondenti. alle diverse necessità di rap– porti fra lavoratori e datori di lavoro. questa legge risulterà di un tono accentua tamente anti-operaio. La legge Le Chapellier si componeva di otto articoli. I primi tre, i più impor– tanti disponevano che: Art. 1) - La distruzione di ogni corpo– razione fra cittadini di stesse condirioni

RkJQdWJsaXNoZXIy