Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964

gia di lagrìme e di sangue che cade, ed il nostro dolore. la nostra afflizione, il no• stro bisogno di pace. il nostro oblio della vita in qualunque ora di sole non sono che la schiuma e la voce d'ur,'ombra nel ma– re, non è che il vibrare duna fronda in un'immensa foresta. Ma se tale è la no– stra vita, la rinunzia è assurda, il sacrifi– cio è una pazzia. A scuola e sui libri s'è appreso che Cristo è grande. Si deve cer– care per vedere quanto noi si sla Cristo. perchè in ciò sta il valore dell'uomo•. Poeta e filosofo, Berneri ritiene che Nie– tzsche non ha mai compreso che la filo– sofia del superuomo era null'aitro che la concezione. elevata a sistema, d'un mala– to assillato dalla salute: però se Nietzt– sche non ha colto l'intimo meccanismo della sua filosofia. tuttavia potè stabilire concretamente il legame ..:he unisce il pensiero con la vita fisica JeH'uomo. Niet– zsche era convinto che ad ogni stato cor• pareo corrisponde uno stato spirituale e che una data filosofia è l'indice d'un cer– to stato di salute. Interpretò pertanto le religioni, i sistemi filosofici P. le correnti etiche come reazioni d'individui o di popo– li, rispettivamente a seconda del loro par– ticolare carattere o delle situazioni og– gettive. Per Berneri, l'Anticristo 110nè che un partito preso, un'impresa da cavaliere er– rante. un'avventura filosofica Nulla che rassomigli al dubbio metodico di Cartesio di questa danza frenetica d'un orso in mezzo alla porcellana. li vero filosofo non poteva essere se non colui che tratta la metafisica da uomo rii scienza: egli esercita un controllo sul proprio pensiero e non sa dove metterà t:apo: mentre per Nietzsche non cessa ma; d'essere lirico e polemista. per lui la libertà dello spiri– to e la trasmutazione dei valori sono la medesima cosa 114 L'origine di tutto ciò è forse il dolore per la terribile solitudint e la tristezza della vita nella quale non potè ottenere un posto conveniente. D'altronde, nessu– no è veramente se stesso quando i suoi centri nervosi sono spossati o a causa di un eccessivo lavoro, a causa di un er– rato atteggiamento di fronte alla vita. D'altra parte, Camil!o Berneri rileva quanto la carne e lo spinto fossero stati separati arbitrariamente dalla Chiesa, ma che la carne essendo diabolica. lo spirito non diventava angelico, cosicchè gli asce– ti furono dei misogini. l'ossessione ero– tico-ascetica scorse dovunque il peccato perchè dappertutto si drizzavano davanti ad essa fantasmi erotici. Dio, che crea in Adamo il maschio e in Eva la femmina, condanna l'uomo e la donna che. nel bacio, si fondono in una sola carne. Se Dio è onnipotente, l'accop– piamento di Adamo e di E•.'aappartiene al– la sfera della volontà divina. Se Dio non è onnipotente. Adamo ed Eva sono liberi dal momento in cui i loro sessi si ricono– scono e si uniscono. E' assolutamente im– pensabile un'ipotesi diversa. Orbene, per quasi tutti i •padri della Chiesa~. la don– na sarà, come per Tertulliano, la porta del– l'inferno. L'esecrazione dell'amore, l'esal– tazione della castità, il feticismo virgina– le. il celibato ecclesiastico: ecco qui la Chiesa drizzata contro la società e contro la natura. Pur desiderando il femminino malediranno la donna. Le religiose, rinun– ziando all"uomo. delireranno in preda a fantastici accoppiamenti col diavolo. Fu così che SlJI terreno dell'ascetismo ero– tico-mistico si sviluppò il moralismo ipo– crita. La Chiesa ha fatto del matrimo– nio il sepolcro della vergine mancata. Non si farà mai abbastanza - afferma Berne– ri - per rivendicare la santità della ma– ternità cosciente. il diritto della donna

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