Volontà - anno XVI - n.11 - novembre 1963

Anarchismo e sessuologia J CINQUE quesiti. posti da •Volontà• {n. La donna aveva la stessa libertà sessuale 9 sctt. 1963), vogliono portare al ten- dell'uomo (i missionari protestanti hanno talivo di scoperta o scoprire le cause poi "guastato» tutto, imponendo la mo- del mancato proselitismo dcll'anarchi- raie cristiana). smo tra i lavoratori. RisPonderò a tutte e cinque perchè la causa è unica(*). L'an.lrchismo è ribellione all'autorità, in ogni forma di vita: perchè gli uomini non si ribellano all'autorità? Forse pcrchè pro– vano un godimento nell'obbedire? Perchè? Forse non trovano in sè stessi la forza per la ribellione pur volendola? Perchè? Il poco anarchismo che vi è nel mondo è un effelto, la causa quale è? La vo– lontà di potenza e l'obbedienza da che cosa sono generate? Secondo le teorie di Freud, Malinowski, Reich e De Marchi - che io condivido - la repressione sessuale genera delle per– sonalità sadico.masochiste, cioè autorita· rio.gregarie. Ciò è provato dalla cura del– la nevrosi effettuata dalla psicoanalisi che ha riscontrato la loro causa in repressio– ni sessuali (I) e dalle ricerche etnologiche di Malinowski nelle isole Trobriand, a nord-est della Nuova Guinea, intorno al 1915,20.Il Malinowski riscontrò che i Tro– briandesi avevano una vita sessuale basa• ta sulle libere esperienze tra bmibi di ses– so diverso prima e, poi, tra gli stessi, di– ventati adolescenti ed adulti. I Trobrian– desi si mostravano esseri pacifici, socie– voli, n.morevoli tra loro e con gli altri. (•) Quello di Gionata è un intcrvcn10 mol– to • superficiale •. pur contenendo. per altri \·er– si, uno spun10 oltremodo allettante, oltre che tondalo. Non sia a noi. almeno in sede di pubblicazione di interven1i, annotare, riballere, criticare. Riteniamo ebe qualche altro • inter– venlore " lo farà: ciò che, del resto, lo stesso Gionata si attende, f)l;:r come ne fa cenn<~ nella le11era che accomp:.lgna lo scritto. {N. d. R). (I) MUSATTI · Tratt•to di P1leoalWW • Ei– ~udi, 19S]. Abitanti di isole non lontane, che ave– vano una morale sessuale simile alla no– stra, vivevano in comunità aggressive, Xt:· nofobc, in lotta tra loro e con gli altri, come nelle società cristiane o marxis1e o religiose asiatiche, tutte sessuofobiche (2). 11 Reich, attraverso anni di lavoro co– me psicanalista, sociologo e biologo, ar• ri\'Ò alle stesse conclusioni, vi,·endo dal 1920 al 1958 in Germania, Scandinavia, Stati Uniti (3). Il De Marchi ha recente– mente pubblicato due studi comparativi in campo sessuologico (4): nel primo ha studiato l'influenza sessuofobica nelle va– rie epoche, esaminn.ndo la società gn,-ca, romana e occidentale; nel secondo, gli au– tori che hanno scritto di sessuologia nel– le stesse epoche e società. La conclusio– ne è identica. Una lettura dei testi citati Potrà convincere di quanto vado dicendo. L'uomo ha più libcr1à sessuale ed è più intelligente e volitivo; la donna è 1,iù ini– bita cd è l'essere sognante e nevrotico. timido e aggressivo, custode delle virtù familiari, reazionaria, più dell'uomo, in ogni campo. Quanto vado dicendo è so– lo un accenno che potrebbe essere svi– luppato in un secondo momento. La repressione sessuale porta con sè la morlificazione della personalità e l'in• (2) MALJNOWSKI • Sca10 e repressione ffl• 1uale Ira I selvaggi • Einaudi, 1951; E1Jca e vita ff5!1ua1e dd setvag::I_ Palladis, 19]2. (]) REICH - Teoria deU'orgiumo ed altri aerltll • lerici. 1961; La klvoludone sessuale - Fcltrinelli, 1963. 4) DE MARCIH • SUIO e clvlllà . La1en.a, 1963; Sociologia del SCHO • Laterza, 1963; in– sieme con altri autori: Se.suolobb Sugar, 1962. 665

RkJQdWJsaXNoZXIy