Volontà - anno XVI - n.11 - novembre 1963

teorica e annunciando sintomi di iniziativa autonoma nelle lotte sinda– cali e sociali. In questi mesi di incertezza politica della nostra classe dirigente esse sentono sempre più distintamente che i prohlemi di potere e di affari economici tanto rumorosamente agitali hanno per essi lo stes– so legame del basto che lega il bue al carro padronale. Poichè i miti della guerra fredda che inducevano le masse ad una disciplinata obbe– dienza politica stanno tramontando, poichè i problemi della gestione capitalista statale e privata vengono alla luce senza alterazioni mito– logiche, anche i problemi di fondo della società e della condizione uma– na incominciano a configurarsi con il loro vero volto e a ritrovare la loro spinta ribellistica e di eversione sociale. E' oramai chiaro che il fatto politico dell'ingresso dei socialisti al governo non costituisce nessuna concreta conquista da parte del po– polo; ed infatti i socialisti in questo caso non sono nemmeno spinti al potere sull'onda di una azione proletaria e popolare, ma sono chia– mati al potere da una parte, la più forte, del nostro capitalismo per ri– solvere i suoi problemi di congiuntura economica. Non è senza interesse che noi seguiamo le vicende di questa ope– razione: se essa riesce, ciò servirà a chiarire maggiormente i suoi limi– ti e la sua appartenenza alla logica capitalista; se dovesse invece falli– re, la mancanza di altre alternative regolari sul piano democratico da– rebbe via libera ai colpi di mano e agli istinti liberticidi della nostra classe dirigente. Ma questi istinti liberticidi sono ciechi perchè non ve– dono la lunga rabbia che bolle nell'animo delle masse troppo a lungo turlupinate e che risponderebbe come un'esplosione ai loro tentativi reazionari. Mentre la svolta critica si avvicina, dobbiamo favorire il formarsi di rivendicazioni generali ed unitarie da parte del proletariato, che possano costituire una conquista immediata in situazioni di emergen– za o di vuoto di potere. E' questa la funzione delle minoranze anarchiche e rivoluzionarie in questo particolare momento: favorire l'iniziativa autonoma delle masse indicando gli obiettivi minimi di conquista economica e gli obiettivi massimi della gestione diretta delle imprese e dell'autogover– no del popolo. Può darsi che invece di un governo socialista si verifichi, in Italia, dopo una epoca di letargo, il risveglio del popolo e della sua azione libertaria. ALBERTO MORONI 611

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