Volontà - anno XVI - n.8-9 - agosto-settembre 1963

mondo intero fecero proprie le verità to che non ottenne delle procedure . messe in luce dall'Inglese, adottando i (procedure illegalmente motivate come princìpi biologici che si opponevano alle «attentata alla libertà dei costumi, ciò abitudini ammesse fino allora. che scatenò negli ambienti sociali e lette- Paul Robin rimproverava soltanto una rari un'ondata violenta di proteste) non cosa a Malthus: il suo puritanesimo lo disarmarono. Se r i t tor i eminenti stretto, etico, rigoroso che non ammette– va la limitazione delle nascite se non me– diante la « morale limitata,., ovvero con la castità durante il matrimonio e dopo aver concepito il numero di bamb.iJli ra– gionevolmente desiderati. od anche col matrimonio tardivo. Fu allora che Paul Robin consigliò alle coppie che ,e senza privarsi dell'amore, la scienza metteva a loro disposizione dei procedimenti per preservarli da trappole di gravidanze non desiderate"· Egli amava opporre alle sciocchezze malevoli e rozze cd alla leg– genda, la verità documentata attuandola con una totale franchezza. Il « malthu– sianesimo• fu così trasformato in «neo-– maltusianesimo "· Quando, malato e vecchio, cessò ogni attività, Eugène Humbert creò un nuovo periodico «Génératio11 conscieute • conti– nuando con entusiasmo e convinzione l'opera iniziata qualche anno prima. Si era nel 1908 e si può altresl dire che dal 1908 al 1914, fu l'epoca del neo-malhusia– nesimo. Eugène Humbert riunì una pleia– de di collaboratori molto informati: Nel. Jy Roussel. Fernand Kolney, Eugène Le– ricolais, Manuel Devaldés, G. Hardy, P. Vigné-d'Octon, Yves Guyot, Sébastfien Faure, Dottor Meslier, Alfrcd Naquet, Al– bert Lontoine, Albert Lccomte, Edouard Ganche, Marie Huot, Dr. K.lotz..Forest, Jean Marestan, P. N. Roinard, George Yvetot, Albert Wilm, René Emery, etc. Purtroppo i reazionari alla testa dei qua– li vi era il senatore Bérenger - il quale non smise di inviare denuncie al Tribu– nale contro Eugène Humbert fino a tao- giornalisti, sociologhi inviarono a .:Génération consciente,. i loro messag– gi di simpatia e di solidarietà morale. Ecco qualche nome fra coloro che, per p1·imi, si leveranno contro le persecuzio– ni e le condanne, di cui fu vittiva Eugè– ne Humbert: Henry Bauer, Emile Za– vie, Séverine, Laurcnt Tailhade, Gcor– ges Montorguell, Salamon Rcinach, A. Laisant, Josè Thèry, Dr. Auguste Forel, Urbain Gohier, ccc. Congressi internazionali ebbero luogo tutti gli anni, a Londra, all'Aia, a New Jork, in Giappone, in Svizzera, ovunque erano dibattuti i problemi scaturiti dal– la grande questione demografica. Le re– lazioni di questi lavori venivano passate alla stampa amica, che, a poco a poco, aderiva alle anticipazioni dei neo-mal– thusiani. Centro Le Libertaire l'En-De– Hors di E. Armand, divenuto l'Unique l'Oeuvre (nel quale sotto la penna di La Fouchardière, numerosi articoli furono consacrati alla difesa della libertà della procreazione - espressione divenuta ta– bù e sostituita da orrendo anglicismo - Le Ca,wrd Enchainé, Le Merle Blanc, giornali sindacalisti, e periodici provin– ciali. Poi venne la guerra! La pi-ima, quella del 1914. Si sa che la guerra devastò tut– to; il nostro movimento non fu rispar– miato. Diversi numeri di « Génération Co11scie11te ,. furono fatti circolare .nelle trincee, cd il governo militare di Parigi colse il pretesto per ordinare un'inva– sione nei nostri locali, dove furono se– questrati migliaia di esemplari delle no- 521

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