Volontà - anno XVI - n.8-9 - agosto-settembre 1963

Cc'Sl-aria per occupare quella carica: termini legali e norme si infrangevano di fronte al suo talemo. L'autore di Caractères et Portraits ricorda che « sin dalla sua più tenera età, si piazzò al primo posto dei dotti, molto numerosi in quell'epoca. Possede– va fin da allora una conoscenza profonda delle lingue antiche e tanto era pa– drone della tecnica e dello stile che trascrisse degli autori, interamente, di sua mano ed inviò queste trascrizioni ai suoi amici, (erano i doni che si scambia– vane volentieri tra di loro gli uomini illustri del secolo XVI) e di esse vengo– no rirordate soprattutto quelle che erano penetrate più profondamente di cul– tura greca ». Guillaume Colletet, nelle sue Vics dcs Poètes François, opera che, nel 1846, .tncora era inedita e che si conserva presso la Biblioteca del Louvre, parlando di La RoCtie, scriveva: « Ancora molto giovane, fu innalzato sul seggio del Giglio di Francia del famoso Parlamento di Bordeaux in qualità di consigliere del re; un consigliere, la cui rara capacità, sostenuta da un bell'aspetto, e la cui probità a tutla pro– va, gli conferirono una così elevata e così solida reputazione nella sua provincia che mai un uomo, della sua condizione, fu più stimato ed onorato di lui ». Si resta sbalorditi, non senza ragione, della precocità del La BoCtie, il qua– le, tra il sedicesimo e il ventesimo anno di età - c'è incertezza a questo pro– posito - scrisse la Servitude Volontatre. Per tentare di capire questo fenomeno un po' sconcertante, bisogna tener presente gli anni trenta del secolo XVI. Bordeaux, parte della Francia in cui nacqur La Boetie, era ricca di uomini dotli venuti per insegnare in un luogo do•,c la passione dello studio era rimarchevole. Una pleiade di scrittori, di ora– tori, dì storiografi, di letterati, di eruditi, tutti già celebri, conferivano al Col– legio di Guyenne la reputazione del migliore e più florido collegio di Francia. Non è escluso che l'influenza dell'insegnamento di quei doui abbia avu– to profonde ripercussioni sull'avvenire delle generazioni che si abbeverarono o.I loro sapere. Tutti dedicati a quel culto dell'erudizione che irradiava attorno ad essi una stessa emulazione, La BoCtic fu uno dei fortunati beneficiari di quegli splendenti raggi di sapere e di scienza e fu in certo qual modo un privi• legic1to Lo studio appassionava i dotti ed i loro allievi e le intelligenze si aprivano prima dell'età normale: ognuno sup...:rava le previsioni. .. Si dice che Montaigne a sei anni, conosceva già il latino; Juste Lipse, a no– \'e anni circa, compose dei poemi; prima del suo ventesimo anno, Pico della Mirandola parlava ventidue lingue e si rivelò, sin dalla sua giovane età, oraLo– re e poeta; d'Aubigné, appena all'età di otto anni, tradusse uno dei più elevati dialoghi di Platone: Il Critone. La Boètie seguì le stesse loro strade, ricche di promesse. Ma un male terribile doveva atterrare Etienne de La BoCtie; « era un flus– so di ventre con dolori colici », una dissenteria che si andava aggravando rapi– damente. Verso la metà dell'anno 1363, nella Dordogna scoppiò la pestilem:a e 505

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