Volontà - anno XVI - n.8-9 - agosto-settembre 1963

"' Le case decrepite, puntellate alla meglio nella speranza di una durata che sfida ogni legge della statica, spes– so crollano sotto il peso degli anai. Jn questo quadro i troppo famosi bassi, capitolo obbligatorio del romanzo na– poletano, fonno bella mostra di sè. Nè, per solito, sono diverse le condizioni delle case ai piani superiori. Nell'in– terno di queste case le discordie e le liti hanno spesso per movente la spar– tizione del "' mezzalino • e la comunan– za dei servizi igienici ... La ristrettezza dello spazio, la scarsità dei vani co– stringono le famiglie ad • arrangiarsi ,. anche quanto riguarda le abitazioni, troppo spesso del tutto impropriamen– te chiamate così. Le 4.123 famiglie che vivono jn ta– ne vere e proprie dovrebbero, moral– mente cd economicamente, pesare su tutti i cittadini. Il bisogno di aria e di luce spinge la gente a vivere sulla strada. Ciò crea una calda partecipazione umana degli uni ai problemi e alla storia degli al– tri, ma produce anche un affollamento congestionato, un mondo di rumori, un'atmosfera insalubre, greve, morbo– sa •· Una città che, nella sua grande por– zione depressa, conta 5 persone per va– no, ha strappato alla scrittore austra– liano West, autore di un recente libro dedicato agli • scugnizzi •, queste com– moventi parole: " Io afTermo che Napoli è sempre quella che non ha mai cessato di es– sere da secoli: uno dei centri della miseria umana... A Napoli i • bassi • sembrano essere onnipresenti ,in mo– do che si finisce per concludere che la metà della capitale del Mezzogiorno si compone di tuguri ... I figli del sole sono condannati a vivere in una sem– piterna notte•· Oltre il folklore, una città dove la popolazione ignora gli aspetti moder– ni, sociali del lavoro e non conosce per conseguenza. il verbo italiano lavorare (che diventa per il napoletano faticà), troppa gente si illude di vivere, men– tre è prigioniera di una vergognosa e– sistenza che - nei casi migliori - in– comincia con l'espresso del mattino e finisce, passando per gli incerti spaghet- 1 i di mezzogiorno, con la pizza della sera. CLAUDIO CANTINI BIBLIOGRAFIA - Brnndon-Albini - • Naples et son imi• vers" - Parigi, 1962. - Luongo e Oliva - • Napoli come è• - Milano, 1959. - Pcter - • Etudes napolitaines • _ Lo– sanna, 1882. - Petcr - • Nouvelles éludes napofitai– nes • - Losanna, 1885. - West - • Us enfants du soleil • - Pa– rigi, 1963. 503

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