Volontà - anno XVI - n.8-9 - agosto-settembre 1963

l'animo popolare che insorge il nostro sdegno e la nostra denuncia. La coscienza popolare è avvolta nelle pieghe di false bandiere ed è neces– sario che il popolo veda le forze liberticide che tengono queste bandie– re di liberlà o le /orze capiudiste che tengono queste bandiere di socia– lismo, perchè possa finalmente trovare la strada delle proprie rivendi– cazioni. Attualmente però la nostra allenzione alle vicende politiche è rin– saldata da un nuovo elernento: i fatti sembrano oggi dimostrare quel che sempre abbiamo affermalo. Il contrasto Est-Ovest si dissolve infat– ti sempre più in una normale competizione capitalista e la pretesa a,zti– te.,;;;i di civiltà o di principi viene sempre più. smascherala dal gioco de– gli interessi. Non ci siamo mai stancati di ripetere che libertà non è lurlupinatura parlamentare e che socialismo non è gestione sfatale del capitalismo e che liberlà e socialismo non si trovavano ma si perdeva– no nelle opposte trincee dell'irnperialismo. Na1uralmen1e le nostre parole si sono infrante per molti anni con– tro la muraglia di una realtà che non lasciava posto ad altre soluzioni, che riconduceva ltllli gli atti e uttte le parole in funzione dell'una o del– l'altra parte. La nuova politica di coesistenza ha mutato oggi la situa– zione e i suoi ultimi progressi, che vedono l'inasprirsi dei rapporti franco-americani da una parte e cino-russi dall'altra, contemporanei al– la progressiva intesa russo-anglo-americana, hanno completamente can– cellato le vecchie linee fasulle delle trincee ideologiche e scoprono, nel– le contese e nelle intese internazionali, i motivi classici della concorren– za capitalista che accomuna tutti i poteri e tutti i sistemi. Sarebbe poca cosa se tutto questo si esaurisse in una dimostrazio– ne platonica di una nostra tesi, ma le nuove vicende sono gravide di conseguenze in campo sociale, perchè la prospelliva di un urto frontale fra i due blocchi era la scintilla abbagliante che accecava le masse e le aggiogava al carro degli imperialis,11i. Venendo a mancare questa pro– spettiva, il preteso contrasto ideologico o di civiltà diventerà sempre più retorico e meno reale e pen-netterà l'affermarsi dei veri problemi sociali. Il trion/o del meno-peggio nelle relazioni internazionali è un terreno favorevole al fonnarsi di una autentica volontà proletaria. Finchè le masse erano costrette a scegliere fra i due fronti o bloc– chi di potere, esse sceglievano sempre la stessa cosa: la loro sottomis– sione a 111inorcmzeprivilegiate e alla loro volontà di potenza. Ora che 451

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