Volontà - anno XVI - n.7 - luglio 1963

sa: quella del pope non conformista Avvakum. Esiliato in Siberia, dovette per– correre a piedi il tragitto, fino alle rive clell'Amùr, insieme a bande di cosacchi. Dopo sofferenze terribili, sostenute, a quanto pare dalle sue memorie, con gran– de forza d'animo, fu bruciato vivo nel 1681 a Mosca, come refrattario all'autori– tà della Chiesa ortodossa e dello Stato russo. Nel secolo XVIII, il movimento non conformista viene a contatto, nel suo stato colto, con il pensiero occidentale. Lomonòssof (1712-1765) scienzato di grande valore, visse alcuni anni in Germania, a contatto di filosofi e di natura– listi, ed amico di Cristiano Wolf, e scrisse in patria opponendosi al misoneismo teologizzante della Chiesa russa. Il filosofo Nòvikof (1744-1818), coadiuvato dalla « società degli amici», propagandò il religiosismo illuminista e filantropico ve– nuto di Francia. Però, se i teofilantropi e mistici esercitarono grande influsso, questo rimase circoscritto all'ambiente colto. Nel popolo continuavano la tradizione ed il mo– vimenlo non conformisti nei limiti e nei modi sopra cennati. A proposito del non conformismo popolare è necessario distinguere la Grande dalla Piccola Rus– sia. Mentre nei villaggi della Grande Russia i non cnformisti sono abbastanza numerosi, in quelli della Piccola Russia vi è molto attaccamento alla Chiesa rus– sa. Questo perchè i Piccoli Russi dovettero difendere la religione greco-ortodos– sa contro i polacchi al nord e contro i turchi al sud, sì che non poterono acqui– stare la passione per le discussioni sul Vecchio e sul Nuovo Testo che caratteriz– za i non-conformisti Grandi Russi. I! non-conformismo esercitò nell'ambiente culturale russo una certa influen– za durante il fiorire del popolismo. Fu un popolista, Prugàvin, che mise Tolstoi a contatto col movimento dei non-conformisti. Tolstoi, in primo tempo accettò i riti della chiesa greco-ortodossa, benchè ripugnassero al suo spirito, per unifor– marsi alla fede delle masse contadinesche. I contadini non-conformisti, Sintàief e Bondariòf, da lui molto considerati, gli mostrarono, con la loro conversazione, che la sua adesione, alla chiesa greco-ortodossa, alimentava la persecuzione di questa ai non-conformisti. Per risolvere questa imbarazzante situazione, volle ap– profondire lo studio della religione in generale senza tener conto delle dottrine delle varie chiese. Da questa indagine uscì la Critica della teologia dogmatica, le cui interpretazioni collimavano con quelle del non-conformismo russo. Queste poche e succinte note non pretendono di dare un'esatta conoscenza del non-conformismo, il che, del resto, non sarebbe possibile in un articolo, da– ta la complessità e la vasta storia di quel movimento. Mirano soltanto ad attira– re l'interesse di qualche studioso sull'argomento che è stato trattato ampiamen– te da studiosi russi, primo il Prugàvin, ma che è, a quanto io so, quasi ignoto da noi. CAMILLO BERNERI 436

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