Volontà - anno XVI - n.7 - luglio 1963

avversi a qualsiasi tendenza riformatrice. Fu richiesta la più stretta, la più lette– rale osservanza alle dottrine della chiesa bizantina e fu condannata qualsiasi forma di libero esame. Coloro che non vollero attenersi a queste direttive do– vettero tenersi nascosti, o rifugiarsi nei conventi russi del nord. Verso la metà del XVI secolo, una figura singolare di agitatore preannuncia la grande crisi religiosa e sociale del secolo successivo. Teodosio Kossol, dome– stico di un grande signore moscovita, si impadronì dei cavalli del padrone, se– guito da molti amici, che divennero poi suoi partigiani, fuggì a Bilzovero, e si ri– fugiò nel convento russo di S. Cirillo. lniziò un'attiva propaganda, che guada– gnava adesioni ogni giorno. Ma un ordine del Sinodo lo colpì ben presto. Arrestato, ru trasportato a Mosca e rinchiuso in un monastero. Potè fuggire in Lituania, dove, cosa straordinaria in quell'epoca, sposò una ebrea, e continuò la sua propaganda, che ebbe grandi successi. Kossoi' predicava non doversi chiamare «padre» i pope, la necessità del– l'iconoclastia, la patria della Chiesa russa; tra gli uomini voleva poi il regno della purità e della fratellanza; negava di dovere pagare le «decime» a Cesare e sosteneva con Paolo essere il lavoro dovere di tutti. Alle frontiere del Grandu– cato, i kossoiti fondarono due comunità, a Vitebsk e a Polotzk. Fondatore di quest'ultima fu un certo Tommaso, che nel 1503, fu giustiziato per ordine di Ivan il Terribile. Le persecuzioni non impedirono il diffondersi del Kossoismo, tanto è vero che, nel 1575 il principe Koubisky scriveva che quasi tutta la Valina ne era «in– festata». Infatti, perfino al principio ciel secolo XIX, vi erano ancora tracce di questo movimento. Ma più che da movimenti di questo genere, la Chiesa russa aveva da temere dalla terribile scissione teologica determinatasi nel suo seno e dal vasto e violento malcontento popolare. La scissione fu determinata dalla revisione della Bibbia russa, stampata per la prima volta, in Polonia nel 1580. Gli esemplari manoscritti erano zeppi di er– rori ed era necessario un confronto con i testi greci, prima di poter imporre il testo ufficiale. Furono chiamati a Mosca dotti della Grecia e dell'Accademia gre– co-latina, e da questa revisione sorse, verso la fine del secolo XVII, la scissione teologica. Ma tale scissione non era circoscritta a questioni teologiche, esegeti– che e filologiche. La vera e profonda scissione era quella che si era aperta tra il popolo e la Chiesa. Nel secolo XVII la Chiesa di Mosca aveva raggiunto una grande potenza, sì che il suo capo, il patriarca Nikon, poteva ambire a rappre– sentare. Credette potersi servire dello sfarzo e dell'ostentazione della forza, e im– pose gravi imposte ai fedeli e al basso clero. Venne in odio ai primi e al secondo, che lo accusava co~ tenacia cd energia. Il distacco da parte del basso clero e del popolo dalla chiesa greca segnò la formazione definitiva del movimento non conformi– sta. In quel secolo, un'altra figura tipica spicca sullo sfondo della crisi religio- 435

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