Volontà - anno XVI - n.7 - luglio 1963

alla nuova infrastruttura, che viene, d'ora in poi, controllata dall'organizzazione del partito, al servizio del proletariato. E' tuttavia possibile che Stato e Diritto passino, dopo la presa del potere, attraverso una fase ascendente. li diritto è provvisoriamente, ma fortemente, poggiato sulle necessità, anch'esse provviso– rie, della dittatura del proletariato: esso è niente ed è tutto. Questa concezione solleva interessanti questioni di pratico funzionamento e vedremo, di qui a poco, ciò che è avvenuto in Russia. Gli anarchici, al contrario, diffidando delle cieche giravolte della dialetti– ca, preconizzano la soppressione immediata dell'apparato statale (strutture), la– sciando così alle forme (abitudini, condotta individuale) nuove, nate col favo– re ciel clima rivoluzionario, di continuare a svilupparsi. Ciò pcrchè, la perpe– tuazione della struttura - controllo stretto dello Stato, cioè da parte cli un pa– drone nominato da esso, non soltanto nelle produzioni (pianificazioni), ma nel– l'andamento della fabbrica - sopprime nell'operaio lo sviluppo di un sentimen– to di partecipazione alla fabbrica (forma, o modello) e favorisce il ritorno al vecchio disimpegno. Ogni propaganda tesa a far partecipare « moralmente » l'o– peraio, agirà soltanto superficialmente, perchè in fondo al suo animo persisterà il giusto convincimento che esso non ha nulla da fare. • l' Il ottobre /962, laurikov, segretario del Comitato Urbano di Lenin– grado, hl una riunione del comitato di questa regione, alla presenza d'llyichev, segretario del comitato centrale, ha dichiarato che nel 1961sono state perdute due milioni e mezzo di giornate lavorative nelle industrie di Leningrado inl dipendenza di assenze non motivate e di ritardi da parte dei lavorntori. » (Le Monde) La nuova frattura tra il gruppo sociale al potere e le classi produttrici, la quale si rivela allraverso il disinteresse, può tradursi anche in una opposizione al potere che • rappresenta » i lavoratori. Da Le Monde si apprende: • Mosca /3 novembre 1962(A. P.): II giornale • Sovier-Rossia » rivela che 47.000overai hanno scioperato net corso dei primi sei mesi dell'anno nella re– gione di Kemerovo, nella Siberia centrale, per i salar; troppo bassi e per le condizioni di lavoro non soddisfacenti». Le rivolte a Berlino-Est, nel 1953,ed in Ungheria, nel 1956, sono difficilmen– te spiegabili con l'unico motivo di qualche provocatore fascista. Gli esempi più sopra citati sono recenti, ma la situazione non è per nulla nuova. Soltanto le fonti dirette d'informazione, cioè le fonti sovietiche, sono meno rare e più esplicite. Del rcslo, anche da parte di certi marxisti è stata rilevata la frattura di cui s'è dello. Rakovski (cfr. Lcltcra a Valentinov del 1928 sui Pericoli profes– sionali del Potere in « Lotta Proletaria»), dopo aver constatato un declino di combattività del proletariato e poi una certa indifferenza dello stesso nei con– fronti del nuovo Stato operaio, si preoccupa e si pone il problema della conser- 396

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