Volontà - anno XVI - n.6- giugno 1963

pela anche la facoltà di prestabilire la successione delle varie scoperte e delle invenzioni da compiere in futuro. Finora infalli il progresso scientifico è stato costantemente carnttcrizzato da settori avanzanti non uniformemente, e in parte a caso. E nulla autorizza a ritenere che ciò abbia :i mutare. Sicchè pare ammis– sibile, anche se per la verità non molto probabile, che in futuro possa essere scoperto qualche mezzo atto a prolungare indefinitamente la durata della vita prima che sia stata raggiunta una cornc:lativamentc adeguata produzione di der– rate, oppure prima che siano siate app.-ontate sufficienti difese contro l'enorme quantità di rifiuti tossici che in tal caso andrebbero ad inquinare l'ambiente, terrestre o anche cosmico che sia per essere. E' ad ogni modo abbastanza cu– rioso che profeti di illimitati progressi nel campo della produzione dei mezzi di sussistenza ~iano proprio coloro che, rclati\'amente all'aborrito controllo delle nascite, fino a ieri schernivano ogni speranza nel ritrovamento di un contraccet– tivo tecnicamente soddisfacente. Se però gli antimalthusiani avranno successo nell'intento di proscrivere du– revolmente l'uso dei contraccc1tivi efficaci, le prossime manifestazioni dell'c il• limitata capacità inventiva dell'uomo» contro l'ulteriore aggravamento del pro– blema demografico saranno forse, sopratlutto, dei progetti malthusiani più dra– stici degli attuali. lV. - Relativamente al quarto sofisma non si capisce, in primo luogo, come mai una condizione di sovrasaturazionc demografica poss.i essere prevista quale specifica cau~a di estinzione totale dell'umanità, anzichl! di uno stato durevole di disagio e di sofferenza. Tenendo poi conto che il passato della terra è stimato in miliardi di anni, e che il passato delle singole specie organiche esistenti risulta dell'ordine di un milione di anni almeno, il medesimo sofisma comporta anche il voluto equivoco fra un fulUro imminente e un futuro remotissimo: alcune centinaia di anni, e forse meno, da una parte, contro milioni di anni per lo meno dall'altra. li che comprova che agli antimalthusiani non importa niente della sorte delle generazioni che seguiralljO immediatamente a quella dei loro pro– nipoti. E bisogna riconoscere che in ciò si adeguano .illa generale indifferenza per la sorte postnatale di questi nascituri. Il quarto sofisma è usato quasi soltanto a scopo di estrema ritorsione pole– mica. E anche a tal fine vi si ricorre meno frequentemente di quanto non av– venga per l'altro similare argomento delle epidemie e carestie in funzione di correttivi «naturali», e quindi implicitamente «benefici», di ogni preesistente squilibrio demografico. CARLO GRASSELLI 338

RkJQdWJsaXNoZXIy