Volontà - anno XV- n.12 - dicembre 1962

Mcredith, al <(uale viene vietata l'iscrizione presso un'Università frequentata dai bian– chi, auspice il ruzista governatore Barneu. l negri hanno avuto, in America, il ruolo di servi, nel eenso, che in esso non si è mai voluto scorgere l'uomo - sohanto biologi– camente diverso per colore della pelle -, bensì uno ,urume11to poco costoso, una /onte <li guadagno per imprenditori poco t;Cru1)0losi, una coso d11 adibire ai lavori Jli\l umili, 11iù pesanti, 11iù pericolosi. E quel che è più cleprccabilc è l'atteggiamento aMunto dalle associazioni operaie s1atuni- 1cnsi nei confronti ciel lavoratore negro; questo non solo non puO appartenere alle Unioni Operaie, restando così privato di un organo di dHesa eindacale, quand'anche, nel coso che facciano parte di sotto-sezioni apposite (esistenti in alcune Unioni Ope– raie}, dircllc da bianchi, essi sono posti in uno Slalo di infcriori1à rispetto ti quello dei bianchi aderenti alle Unioni sud1lc11c. Anche l'operaio bianco ha un suo attcg– giamcnlo 11rcr.iso ris11et10 al com11ngno di lavoro negro: lo 11ccettasul lavoro, purchè il negro eia ad esso f!Ollo11osto; fntti, si– tuazioni, atteggiamenti si snodano, nel li– bro J)rcsenluto, per dimostrore questo odio razziale che domina ne11e strunure econo• miche e sodali dell'U.S.A. Alcuni ca11jtoli del ,·olume furono pn::– gentati in quCfìln slcssn rivista: i lettori CO• noscono, 11ert11nto,l'interesse dell'argomen– to ed il modo come esso viene lrnllato; un invilo a leggere il libro sarebbe un pleo• g_ r. COLUSSI PLINIO Il sa1anellodellepiccolecose (Edizioni del Cavalluccio, Milano, 1961, pag, 142, L. 800). 11romanzetto reca ncllu ))rima 1rngina in– terna 1111 motto 111011oscri1to dallo stesso au– tore: Volu11tas libera in me,ue libera. JI &ignilica10 della es11rcssionc latina ci ha in- curioe;iti un pochino e spinti, quindi, al11t lellura del volumetto. Raro è purtro11po ,·e– dere delle libere volontà in libere menti, e, forse, l'autore voleva darcene un esempio altraver'$0 il protagonista del suo romam:o, uomo senza ,•olonlà e 11ri,,o di carattere. Tranasi di un genere di let1cratur11 nuo– va, che cerca di affrontare la J)roblcmatica di alcuni aspclli della socictì1, 1>onendosi l'iuterrogativo oggi tliffuso in 0111bicnti re– ligiosi evoluti: « I fJrcti so,w uomini come tlltti gli altri; il «libato saC-Ordotale Ji di– mostra anurtlo e dannoso; perchè, allora, i 11retino11si sposauo? ». li rom1111zet10 1ralta della vila di un giovane curato, di un pic– colo paese di provincia, preso dalla passio– ne d'amore, piuttosto carnale, 1om1en111to dal bisogno di vivere come tutti gli altri uomini la vili\ di uomo, vicino ad uua douna. Senza altre crisi J)reesistcnti, questo gio– \'anc, che piace alle donne, è tormentato dall'amore che lo tiene stretto come in una morsa, dalla 11ualc non fili e non vuole )i. bcrnrsenc, Diverse donne si susseguono, una dietro l'altra e qualche volta co,uempora– ncamcntc, 11eraf!Salire il suo cuore, per tor– mentare i suoi &ogni, per so,ldidare i suoi ecnsi, per calmare la sua passione. Egli sente e comincia a ,·iverc la sua crifli « mo– rale», la coutra,ldizionc tra quanto gli avevano insegnalo e il suo i11sop11rimibile bisogno d'amore, il fallimento della sua missione di prete, il suo dramma interiore che diventa J>ÌÙ acuto (in rohà ahbastam;a confuso nella sua mente) dopo d'a\'Cr inve– stito cd ucciso con la sua macchina, un bambino del paese, proprio il suo chicri– cbctto. Ma, in cffeui, egli non lotta, non u lot– tare, fugge soltanto, per nnscondersi 11resso una parente dell'amante. E qui, incapace di resistere alle lusinghe dell'amore, accetta la visita di una studentessa, sua allieva, che lo ama, Fugge' ancora e continua o 1lcsi– derare le donne cd incbria1$i al desiderio 731

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