Volontà - anno XV- n.11 - novembre 1962

momento C8Pl10 e non ,·edono chiaro nella si1t1111.io11e; ngli c.lcmcnti operai che, oramai fiaccali dalla lunga e terribile lolla !O!IC– nula. ai 11anno rinchiudendo in una peri• rolosa indifferen:u. « l11 11ues1iultimiMimi lempi, in &eguito 11ll'o1>ern eia noi 1picgn1n, sembra si vada ,·crso 11111 ripreu attiva, prova ne sia che, nella sola Mosca e Pro,·iocia, ti tono andati organizundo ~n 25 grup1>i. Siamo certi che qucslo mo,•imcnto andrà I mano a mano e.91endc111losi,prendendo nspclli piì1 imponcnli nnl'Orn. Questi 110.1trigruppi rio– nali e pro,•inciali vennero chiusi già una ,·olla ,lallc a111ori1à, cd allora lii centrale M>la. •111clladi M09Ca, è riuscita a salvarsi. Ora. oomc dice,·o, 11i:11uori,uonlando la china. « Induhhiamcntc, le 1l-058ihili1àdi avol– gcrc In nostra propagtmda sono minime i11 rapporto al hi50gno, ma è se.m1>requalch:, f'OSB. Pcrlonto, - non pogiamo negar– lo - la situazione è difficile: e nessuna ..ritica !!i può muovere al governo senza venire i111mc1lì111amcnte colpiti, cd è già 1prnlcl1ccma le po!!Jiamo pnrlaro di « 1co– ria». Ad ogni modo qualche coea si. fa, c,I è sem1ire mcgUo qu~to poco che il &ilc11ziocompleto. La propaganda che Sl'OI• 1;in1nonelle officine è mollo difficile e scn1, prc ostacolata d11\ Comitato di Fnhbrica, no– minalo or11111ai senza elezioni, ma sempre imposto dal 11nrti10 comuni11a, Da ciò gi può facilmenle capire il genere di difficollà ronlro le quali cozziamo. • Nei sindacati tentiamo se111pre qualche cosa, ma gli 01Hlrni aono tanto terrorizzali ilalla 1>0litica comunista <'he oramai inco– minciano ad accettare tulio quanlo vien loro rro~to, senza a,·ere la ro~a di rea– gire e di opponi o aneli" 110l0di manie– nere quelle 4'he M>no s1a1e le prime ed indispensabili conquisle della rivolu,;ione. « Frn i conladini, invece, la nostra pro– paga11da rietc.e ad anre una prtsa maggio– re e la~ia una pii, profonda impronta. In 666 1rnrccd1ic regioni nlihiamo 1lclle Comu111 Agrioole '>rgani:untc e <lirelle da liberlari, La n<>!lra politica ,·erso i contadini è fa 1lc51a che andiamo s,·olgendo da Ire anni. Noi siaruo in diYccordo coi boltc.evichi che strn1>pano ai co11t11dini i loro f)rodotti co!Ja fon.a delle bnionellc, 111cn1rcn0111roi11te11to è di stabilire uno 8Ca111bio libero fra i pro– dotti - siano tSSi pure pochi - che l'in• dw1riJ produce e che abbisognano ai con– tadini, cd i prodolli dei campi. • 0.:1 re.ilo, c1ue.1tolo si ra o lo !!i è fallo, frn i contadi11i dell'Ucraina, seguaci di Machno: e .t-0110 riu!!Citi a creare - a pii, rÌ(lrcse - una libera COOfHlrazior1c fra ln,·Oratori della città e la,·oratori della cnm- pngna, « Queste nostre tendenze, 1'i11tc11dc,sono sempre stalc definite controrivoluzio1111rie; ora il go,·crno bolscevico cerea cli forlc sue e di applicarle, f)CrÒ non i11 baK ad un libero contrailo, ma b858ndosi M!mpre sulla fon.a delle ime baionette . « Quella da noi sollecitala - la libera l'OO!)Crazio11c fra conta1li11icd operni - rnp- 111'1!1e11la l'unica, In sola soluzione del gra\·c 11roblcn1aalimc111are.almeno, se non 11i,·uole impiegare sempre e !Olo la ,·iolcnta delle re<1uisizioni che i11di111>011go110 e crea110 una 1e11111re11i\l f)rofo1ula ostililà, Ccrtnmcntc, n1>1,licati ora questi princìpi ila pnrlc dei hol!Ce,•iehi. do1)0 tre anni di 111usa4'rie di lolle e quan,lo 1111Hi lutto e 1>erdu10.rende tutti molto diffidenti. « Si, lo S1a10 - come dapperlullo - ar• ri,·n sempre in ritnrdo 11cll'ndo11are le mi• sure efficienti. Lo Stato, ceco la nHlice del male. • Pri111a. lutti Crt!devano in Dio onnipos• lente, ora si ,·uole far credere nello Staio onnipossente, che tutto 11uò e tutto ,leve fnrc. Questa crrnta concezione dclln fon, zione e del volore dello S11110ci tlividf' 1l11ibolscevichi e, disgrHialamcnle. porlerà alla 1lilla11n della rfroluz:ione. Se i faui

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