Volontà - anno XV- n.11 - novembre 1962

al mondo acl avere una società socialista ( trn parentesi. non è dctt.o che non possc, succedere [)Oichè ancora ness1111n 11ozio11c è riuscita acl cdi.ficore mw società socialista). Si sbagliò, m.a partiva da bcui ragio,wt.e. Non pu.ò non colpire le, molt.itudifle di /al>briche esistente in Gcrmcmit1. Se questo è tm seg110 indubbio dello pot.e11:aciel copiu,lisrno tedesco, è w,che 1m'armc1 in m.11110 ugli operai, quando <JUPsli se ,,e sc,prturno servire. L'iutemo delfo fabbrico tedesca clunwie11te rivelo che ,ton c'è ,fo ,,afte degli operai tedeschi un te,itc1tivo qualsinsi c1i ostacolare il vroprio nemico 11aturale, <m:i da parte dell.'operai.o tedesco c'è fo sot.tomissi.one assoluta verso il proprio sfrutlat.ore. Sin dalla /ì11edella seconda guerra moruliale e dalla creazione della H.F.'f'., c'è sttaa fo resa inco,,diziouala e completa dei si11cfocatitedeschi e dell'S.P.O. ( Pllrlit.o socic,l-democrat.ico tedesco) al ca– pilalismo tedesco, llllora in cauive ,,eque. Il 11eriodo hit,lcritmo /acilit.ò e1ior– mem.e,11etutto questo con La per/ett.<1Ji.velfozio11edelle coscie11zedei citt<1dùti sullo stesso metro nazionalistico. Ed è sulla spirito ,wzionalistico che lw gioc<1toe che gioca tultora il capitalismo tedesco. Alla fi11e dello guerra, la parola d'ordine del capit<,lism.o tedesco fu quelfo cli 110n creC1Tedi.fficoltà al sorgere del blocco i,1dust,rillle-fì11a11ziario, con rivendicazioni, scioperi, posizioni estremi,Ste ecc. ma di, agevolare e di aiutare lo sviluppo inclust,riale. In questo modo si sarebbe rialzato il te– nore di vita e chi ci avrebbe g,wdagnato sarel,be stllto in fin. dei conti proprio l'operaio. Ost<1cofondo h, marcia del capitalismo, l'opernio tivrebbe /al.lo invece la rovi11<1 dell<1nazione ed <1vrebbe peggiornlo sempre più fo propria co11Cli:ionedi vita. I socialdemocratici, unica parven:a cli opposi• zio,ie che si dà in Germania, abbandonò qualsiasi int.en :ione cli ost"colore e si /Jroclamò liberale. ln cambio, il capitalismo tedesco diede un ,,ò di respiro li/l'operaio fJer quanto riguardava la libert.à in /abbric", le,;afizzò i sindacoti ( non mancando però di ostacolarli in tu.Ue le /orme) e /e com• m1'.ssio11i. cli fabbrica, ecl invece di, con.servc,re una fuccia arcig,w si mostrò ( e si mostra llltt.ora) sorrident.e verso l'operaio, trallandolo da buon <1mico e interessandosi ai suoi casi. Buona amici:ia e cooperazione tra operaio e datore di fovoro, pace /ratema che /a itt modo che tutti e due possa110usu– fruire di un buon tenore di vita! Fu. com.piuu, in anticipo quell'operazione che, con qualche variante, s'è avuta in Francia con itfendés-France e che è incominciala in ltcdia col cosidetto (< cent.ro-sinist.ra ». In seguii.o, il problema cli Berli110, sfrul/.ato ul 11wssim.o dalla si.ampli conservat.rice ed avallata c,nche tlal comporta– m.ent.o di Ulbricht, ha fatto il resto. Operai e cavitalisti. devono st.ftrCuniti per fronte,;giare il pericolo che vie11e dall'Oriente. Questi falli ha,ino /atto subentrare 11ellamentalità dell'operaio t.e,Iesco. e cli quasi tutti i tedeschi, ww me11talità rittw1ciatC1ria.Su. <111alsiasi argo• merrto li si interroghi non sanno dare u11arisposto precis<1,rispondono che per loro è irtdifferet1tc, non lw,1110voglia di di.setti.ere, ne lumno passai.e di troppe. Ecl è queste, m.e,,talità che rende possibile <1ualsiasiovvent,ura vi– sionario do [1t1rtedella borghesia tedesca. è rinwsttr <1ll'operaio tedesco 1111a 646

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