Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962

cuione mir11 aJla formazione dell'uomo pratico oMia dell 1 uomo non sol– tanto di pensiero ma anche di azione, alto alla realiuazione del bene in tutte le sue forme più alte e meno egoistiche. E non è tanto bello ammi– rare un uorno che lotta disinteressatamente per un ideale anzichè un affa– rista che consuma la vita per il suo esclusivo tornaconto? L'educazione deve mirare a realizzare un uomo capace non solo di azione per desiderio di lucro indi,•iduale, ma anche e soprattutto un uomo ricco di esigenze ideali e che concepisce il bene come dovere, virtù, giuslizia e amore o, più brevemente, come libertà e solidarietà. È inconcepibile infatti l'educazione senza libertà e questa diventerebbe puramente formale senza il suo inscin– dibile contenuto, la solidarietà. Ancora l'uomo ha una ,•ocazione, ovvero della attitudini particolari che lo spingono a scegliere una professione in– vece di un'altra, a preferire un lavoro anzichè un altro. E Peducazione non può non tener conio di questo, perchè un uomo che sbaglia profes– sione è un uomo dimezzato, un uomo che presto o tardi perde il gusto della vita e, quindi, uu uomo condannato all'infelicità e al lento logorio di se stesso, oltre che un essere inutile e dannoso per gli altri e per la società. fofine l'educazione mira alla salute dell'uomo; meglio a prevenire i mali del corpo mediante l'igiene, a combatterne i mali attrn,·erso le cure sanitarie, a consen•arnc e rinvigorirne i beni 1>cr mezzo di una adeguata e giusta alimentazione. L'educazione difatti s'identifica con la stessa « per– sonalità » umana, la quale compendia i valori dell'uomo già attuali e sin– tcliz:r.a tutta l"umanità di cui l'essere umano è capace e che si esprime nella sua autonomia teoretica o cultura, autonomia pratica o carattere, auto– nomia vocazionale o professione, autonomia fisica o l!alulc. t sufficiente notare ap1>ena che detta personalità, in ogni sua manifestazione, è il fine proprio dell'educazione e, come tale, una conquista e un 1>unlo di arrivo che implica però una libera e attiva metodologia e un ambiente adatto. L'educazione mira ad elevare gli uomini verso l'ideale, pur partendo e operando nel reale; mira alla realizzazione dell'uomo integrale, in cui non esista squilibrio tra valori ideali e valori pratici, tra valori individuali e sociali; tende a is1>irare il gusto dell'uomo per Puomo, il ris1>clto per la sua dignità, l'amore per la sua umanità e per quell~ del suo simile; tende a suscitare negli uomini il disgusto per il vuoto astrallismo e nello stesso tempo per il gretto egoismo i promuove il superamento del nostro io infe– riore e l'attuazione del nostro io superiore, il supcramenlo della uoslra schini1ll in ogni sua forma e la realizzazione della nostra libertà pili piena e totale. L'educazione coincide <1uinclicol nostro stesso progresso ( non sol– tanto csleriorc e malcrialc, ma soprallullo interiore e s1>irituale); equivale alla noslra 1>ersonalità sul piano individuale e privalo e al li,•ello de11a nostra civiltà nell'ordine sociale e storico i s'identifica con la nostra esi– stenza e nei suoi valori 1>il1ahi e nelle sue espressioni pili significative e nei suoi atteggiamcnli migliori; è tull'una con la nostra viia stessa conce• pita come pensiero e azione, ricerca e attuazione di valori umani. P. V1LLELJ.A 560

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