Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962

e, quiudi, è impossibile escluderla dal processo cclucnlivo e nel suo aspetto antropologico o ontologico e in quello metodologico o tecnico. Qual'è In via altravcrso cui si realizza l'educazione? Ln cultura dello spirito, risponde l'idealismo; l'ambiente, afferma il materialismo; In cul– tura dello spirito e l'ambiente sostiene lo spiritualismo, in quanto la prima equivale nlln forma ccl il secondo al eontcrrnlo dell'educazione. Per ora abbiamo trattato del eoncct10 di educazione, mollo sommnrin– rncntc e schematicamente, solo da un punto cli vista filosofico, per dare l1idea di esso nel suo aspetto più generale, più complesso e dibattuto e per far notare che il concetto di educazione si ispira, e non può non ri• chiamarsi, ad uua delle tre elette visioni della realtà e della vita. Si crede appena ncccssurio avvertire che i termini «materialismo)), (<idealismo» e « spiritualismo » sono intesi in senso molto largo e. quindi, non si ticn conto della molteplici1ì1 e varietà delle loro forme, in quanto in essi si è ,.-oluto ,•edere più degli atteggiamenti cli pensiero di fronte al reale che dei .:istemi filosofici definiti e determinati . ... L'oggetto o il dominio proprio della pedagogia (concepita come filo– sofia, scienza e arte) è l'educazione, caralleri.stica escJusiva dell'uomo io 41uanto gli animali si possono addomesticare e le piante semplicemente toltivarc: difo11i solo l'uomo si può e si deve educare, pcrchè senza edu– cazione esso resterebbe in uno stato o condizione 1>rimitiva e svilupperebbe poco o uienlc le sue 1>ossibilità umane e morali e intelleuunli. Perciò l'cdu– uzione implica un « passaggio» dalla « naturalità » o « animalità » alla « umanità » o « spiritualità •, dati'« anomia » is1in1ivt1 e atcologica alla • autonomia • cosciente e con mete ideali e reali ben chiare e sorrcllc d::illa eonvinzione più salda, dalla « seh·a selvaggia e as1>ra e forte » alla • sto• ria » di cui l'uomo resta il protagonista pili accreditato; implica cioè un progresso o evoluzione che ,,a dnlln barbarie dell'uomo primilivo alla ci– Yiltà dell'uomo attuale, dall'uomo-bambino, all'uomo-uomo. L'educazione se è un fatto umano - e certamente - equinle allo « svilup1>0 » e a11a « formazione» della « personalità » dell'uomo, ossia al– l'autonomia di un essere teoretico, pratico, vocazionale e fisico. L'uomo, infatti. ha bisogno della verità e della bellezza, ma è solo attra"crso l'cdu– enz-ione che esso può scoprire o iuvcnlarc le mcrn"iglic della scienza e i prodigi dclln tecnica; creare i g-randi capolavori dcll'nrtc, immaginare e gustare la immortale poesia, scrivere ed eseguire le sublimi sinfonie o me– lodie della musica: con questo non si vuol dire che un Omero o un Miche– langelo o un Bccll10,,en shrno lali per effetto dcll'eclucazionc pura e sem• plice, ma si vuole affermare che essi non sarebbero arrivati a tale grandezza senza l'cducnzionc, il loro genio sarebbe cioè rimaslo allo stato potcuzinlc o virtuale e perciò essi non avrebbero superato il livello degli uomini comuni. i\'la oltre all'uomo amante della ...-erità e creatore della bellezza, l'edu- 559

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