Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962

La Calabria: un problema idro-geologico ed un compito sociale Cenni di geografia isica, La Calabria è u11a regione fonnata in parie da zone di montagna (26%) o colli– nari (41%), le pianure non rapprese111a11do che il 33%. Qucsle ultime sono praticawcn1e cinque e cioè : la ,·alle del Crati (che va da Francavilla a Capo Trionto), il cosideuo .Marchesato di Crotone, la valle dell'Amato al sud di Nicastro, la pi:mn che si stende da Gioia Tauro 11 Niootern e la stretta fascia costiera che, partcn<lo da l\Iclito Porto Salvo, arriva. passando per Crotone, 6110 alla sta– iioue ferroviaria di Crucoli, dopo Cirò. Ln differenza di altitudi11c ioflueru:n na– turalmente il regime idrometrico regionale. Si passa inCatti dai 1700 millimetri annui della Sifa ai 1400 delle Serre e deU'Aspro– moule cd agi i 850 delle zone colli11ari ( fra i 300 e gli 800 metri), per finire con 500 millimetri di pioggin sul li1ornle. Ma è anche la posizione geografica particolare delJa Ca– labria che influenza la dis1ribuzio11e delle piogge. li regime 111arillin10 della regione fo si che dal medio autunno alla primavera le piogge siano preeipilose ed abbondanti; le puute mass!111esi registrauo 11ell'invemo, il mese di dicembre essendo quello delle mag• giori precipitazioni. Alla irregolarità orogrn.• fiea calabrese si aggiunge così una irregolare distribuzione delle piogge, strettamente le,– ,1ata alla variabilità dei Yeoti (ovest e sud- • Un popolo .Jenza /ore,ie è un popolo che muore•· Tl1curiet (« Chemi,i de BoU •) O"fest) i quali !!Ono a loro voha influenzati dal scuso delle valli. Come ebbe a scrivere uno specialisla: • Gra:i.:iealle sue speciali ca• ratteristiche orografiche si ,•erifìca in Ca– labria una cosa unica al mondo: 1a superficie dei bacini' idrografici eguaglia il reslo del ter– ritorio xi. Per questo la maggior parie dei corsi d'acqua calabresi prceipita al mare, da oltre mille metri di altezza, in un percorso di soli 20-25 chilometri. Nella sola provincia di Heggio, 300 cbilomelri di costa vantano non meno di 295 fiumare e 900 aHlucnti e sotto-affluenti. E questa già forte forza erosivo è accentuala, come vedremo, dalla presenza di un 62% di terreni impermeabili contro· il 38% di permeabili. Mentre mancano i laghi naturali (fra gli artificiali il più importante ~ quello dello Ampollino, Ùcnto con l'erezione di una diga sul fiume Trepidò), abbondano così i coni d'acqua rorrcntizi, rovinosi d'inverno per quanto sono asciutti durante i mesi esfr,i. Lageologia, Secondi) lo Haug la Calabria è il solo resto rmergcntc della 1cggendaria Tirrenil1e sprofondata nelle acque durante il periodo secondario; la Sila formava già un'isola in mezzo ai mari primitivi ancor prima del resto degli Appen.nini, emersi alla fine del cretaceo. Le roe<:e che più frequentemente affiorano 561

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