Volontà - anno XV- n.7 - luglio 1962

RECENSIONI BARTOLOMEO VANZEnl: Nonpiangete la mia morte (Editori Riunili · Roma • 1962, pag. 221 L. 2.200). Qudla loraa giudiziaria, che cbbo inizio nel lontano 5 maggio 1920 con l'arresto di Nicola Sacco e di Bartolomeo Vani:etti a Brockton, che ,i svolse, per sette luoghi anni, a meno di personaggi fanatici ed in– tolleranti come il ministro della giwti1io Palmer, il giudice Wcbster Tharcr, il pro– curatore di,1rettualc Fredcrik C. Katzmaoo e che culminò nella tragedia del 23 ag~to 1927 (giorno in cui le vittime designate • vennero punite con la morto mediante il pauaggio di una Karica di corrente elci• Irica attraverso il corpo»), quclh faru giu• diziaria o quella tragedia sono oramai note univer14Jmcnte; ognuno conosce i particolari di quel linciaggio giuditiario, architettato con diabolica abilità nei confronti dei due anarchici italiani, perchè ancon ae ne rip&– tano le o,cure manovre, le prove dittorte, l!l aperte convivenze e le chiare (aziosità, Però M>hanto pochi, quelli cioè che eb– bero rapporti penonali od epistolari, po&– tono dire Ji aver n.ramente • conosciulo • Vanzclli nei lunghi anni di carcere a Char• lcstown e a Dc.rl1am, di avere« sentilo• Van, selli nel calore degli a!Teui e ddl'intimilà manifcstanlesi, giorno dopo giorno, in vibra– zioni piene di speranze e di delusione, espri, mentesi i.n una prosa calma ncUa qua1e, oltr!l alla fede incrollabile ed alla grande fon• di animo che consenti al detenuto lo s,•iluppo e la maturità di una pereonaJità • tra le più aingolari del nostro se<:olo•• aleggia - anzi ai esplicita - un messaggio di amore, Ji • fcrmcua virile•• di comprensione umana. Non piangete la mio morie 1 è l'epi.9to,. lnrio privato di Vnnzeni. E1so ci JHcsenla un Vanzetti intimo, quello cioè poco cono– sciuto, che, nelle effusioni d'affetto rivolte ai suoi familiari, nella critica limpida ed acuta all'operato della giut1izia americana, nella infom1a:11:ione,• volta minuta, delle vicende di detenuto, M:nzadubbio a11pare più completo e più av,•iccnte. Se l'epijtolarin pubblico, diretto cioè a 1uscitare nella pub– blica opinione la esecrazione per l'ingiustizia che 1i stava tramando fii auo danni, ci ha consegnato l'immagine di un Vanzetti mi– litante anarchico, un Vonzcui cioè che si muove su un piano clnboroto di idee, tli ouernzioni e di critiche, l'epislolorio pri• vato, quello contenuto nel libro presentalo, ci mostra e ci rivela l'uomo VanzeUi in tutte le duo1ature della 1ua grande u111anità; sicchè la figura di Vanzelli appare, così, nella sua cowplctena cd integrità, In una prosa piana e M:mplice, non priva di un autentico fMCino, è J>OUibilecogliere tutta la gamma. degli stalì d'animo di un uomo che, scri,·endo ai suoi cari, si mostra nella sua ,•era cd esemplare autografia Sf)i• l'ituale: nc.ssuna slanchcu.a o sconforto, nes– con lcntcnnamenlo, ma parole di consola, zione e di solJic,·o, di coraggio e di calrna rivolte ai f11niliari. La prima lettera scrilla nel carcere reca la data del 1° ottobre 1920 (altre ne pre– cedono che si rifcriACOno 1ll'arri,·o nclb terra promessa, alle sue delu!.ioni, alle sue impressioni, a] 1uo lnoro) ed è dirella al padre. In wa si ritro,•ano quei moti1•i che, via via, si sgraneranno nella suceeuiva cor– rispondenza: già Vo,nzeni, in quetta prima missi,·a, definisce il 111011roceuo come « vero cd outentieo crimine legole »; già dichiara che louerà con tulle le sue energie, anche 1 Il i.-olume ,i può acquistare direttamente pruso: EotTORI R1uN1T1. Via dei Frentani, 4 • Roma. 443

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