Volontà - anno XV- n.6 - giugno 1962

le, più •J5 cucine e 5 gabinetti. Tre sole Coniane pubbliche, nessuna casa con acqua corrente. Le famiglie sono 298 con una composizione (a. miliare media di 4,39; l'indice di afJollamcnlo è di 4,28. Danilo Dolci nella Sllll (( Inchie– sta a Palermo » deseri,,e cosi Cortile Caseino: <e È chiamala Cortile Cascino la zona - a duecento metri dalla Cat– tedrale - eia Via d'Ossuna a Cor– tile Grotta e, in senso lato, anche l'altra a nord, separata dalla prima dalla line·a ferrata. Qui sono stali accertati dalle autori1i1 igienico– sanitarie 40 casi <li tifo petecchiale nel 19•t5. Da allora niente è cam– biato. I nudi, sudici bambini che gioca– no sulla Ccrro,•ia e nel (ango, è ciuanto più irnprcssina a 1>rima vi– sta. Cinciuc costruzioni scalcinate di due o tre piani e baracche, a sud; Ire fabbricati a due o Ire piani a nord: tutli con umide mura bruli– canti di cimici, scorpioni e scara– faggi. Gli scoli nel Cortile Cascino pro• priamente detto si raccolgono in uno spiazzo (etido. Se d'estate gran– de è sempre il pericolo di tifo, d'in– verno, nelle case più basse c'è da morire annegati. Una diecina di lo– cali, i più sottoposti, hanno porte e talvolta finestre !)rotelle da ripari in mt1raturn alti da scllanta a ot• tanta centimetri, perehè la fogna (Juando piove non inondi le case. Tutte le costruzioni sono assolu– tamente inabitabili: in alcune, dai ,uuri dis[atti, è trop1>0 pericoloso starci. Alcune slanze sono più pu• lite, ordinate: ma il tutto deve es– sere diroccato e rinnovato. E in tulle le case, quando passa il treno, uno desidererebbe essere Euori e coi piedi a terra. Un « muro » si sposta oscillando alla semplice 1>ressione del pugno )). In seguilo alla pubblicazione, nel 1956, di questa inchiesta, sono state (atte, nella parte centrale del cortile a nord, delle fognature; lo spiazzo fetido è stato in parie eliminato; alcune stradelle sono siate pavimen– tale; il pericolo di inondazione, per questa parte del cortile, evitato. In compenso sono sorte però altre ba– racche. I muri delle baracche e della mag– gior parie delle abitazioni sono co– struiti in tufo. È un materiale che assorbe moltissimo l'acqua e questa è la causa principale, oltre alle te– gole rotte e alle crepe dei muri, della fortissima umidità riscon1rabilc in tutte le abitazioni. La maggior parte delle baracche non ha finestre, e la poca luce entra allora dalla porta, oppure non ha che un'apertura senza vetri con ta– ,,ole sconnesse per chiusura. Nelle costruzioni più elevate le finestre, scassate, sono <1uasi tutte prive di vetri e restano, s1>ecie d'inverno, molto spesso chiuse. L'aria delle abitazioni è general– mente irrespirabile. Per mancanza di gabinetti, gli uomini ,•anno lungo la lcrrovia o nei campi ad.iacenti. Le donne usano vasi che poi vuotano nei butlatoi esi– stenti in tutte le abitazioni ( dei fori comunicanti con le Cognalure). I hambini vanno dappertutto. Le loro feci insieme coi detriti di stracci e altri materiali raccolti dagli strac– ciaioli del luogo ed a.Ile a.eque sta– gnanti in alcune 1)0zzanghere, provo– cano, specie d'estate, odori molto sgradevoli. 327

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