Volontà - anno XV- n.6 - giugno 1962

CORRISPONDENZE Spagna e ricordi da vendere A S T o e e o L l\l A nel dicembre decorso, a Mosca poi, a Roma ed a . Genova da poco tempo, sono state celebrate la difesa di Madrid e l'azione delle brigate internazionali. Conferenze di intellelluali e riunioni popolari, messaggi di vecchi combattenti e discorsi di personalità, cam– pagne di stampa e canti d'epopea hanno facilmente « capitalizzato )) la somma dei ricordi sepolti ed anche dei rimorsi. In un gran numero di uomini politici, di scrittori e cli militanli operai, per la Spagna e per il suo popolo, esiste il sentimento di un debito insoluto e cli una responsa– bili1à non assunta. Ecco perchè la prova tentata nella Svezia alla fine dell'anno 1961 s'è rapidamente mutata in successo. Ln stampa e la radio, le organizzazioni politiche di tutte le gradazioni parteciparono alla campagna commcmora– tin, diecinc di migliaia di « corone svedesi » furono raccolte in favore degli antifranchis1i, e furono cantate le lodi della resistenza repubblicana e della democrazia spagnola. Questa ondata di amicizia per i popoli iberici trovò il suo punto culminante in una ,,asta assemblea nella quale presero la parola Ilja Ehrenburg, il generale Modeslo, rappresenlanli della Ger– mania dell'Est e Ja C.G.T. francese ... Soltanto allora apparvero fondati e pro(elici gli alJanni lanciali da alcuni ambienti sindacalisti e socialisti tradizionalmente legati alla lotta anti(ranchista, i quali, alle prime avvisaglie deJJa campagna, denunciarono la manovra nella quale il popolo spagnolo e la opinione internazionale antifascista erano ad un tempo la posta da gioco e la vittima. La scelta della data e del tema da commemorare sono la prova del carattere propagandistico della campagna. Non è infatti il 19 luglio 1936 che viene ricordato, cioè la data dell'insurrezione popolare contro il colpo di mano dei generali reazionari, bensì la difesa di Madrid, cioè la data dell'inten•ento e della presenza dell'Unione sovietica nella guerra spagnola. Venticinque anni dopo, il tema della µropaganda comunista non è mutalo: la guerra civile spagnola non ha alcun carattere sociale; essa non è che un episodio dello scontro permanente tra gruppi di Stati. In un'opera che porta uu titolo evocatore: << Thc Grami Camouflage », il giornalista Buruell Bolloten, divenuto storiografo a (orza di lavoro J)&ziente, descrive precisamente questo fenomeno. Durante i primj mesi della guerra spagnola, allorchè il minuscolo partito comunista spagnolo si accinse ad impadronirsi delle leve di comando in campo repubblicano, e vi riuscì grazie al ricatto sovietico poggiato sull'aiuto militare, grazie anche alla straordinaria ingenuità dei dirigenti repubblicani, grazie in6nc al miope pacifismo dei regimi democratici europei, lullo l'apparato della 372

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