Volontà - anno XV- n.6 - giugno 1962

1iodacalisti espressero cosi il proprio punto di vista rivoluzionario: « Si vuole che la preparazione ( rivoluzionaria) non sia solamenle di elementi aggressivi, di lotta, ma bisogna tener presente anche gli elementi morali che, oggi, sono i pii, forti, i più di,Hruttori cd i più <lifficili a viocèrt'. La rivoluzione non sta soltanto nell'audacia di minoranze più o meno ordite, ma in un movimento che sia trm,cinatore cli popoli, della classe lavoratrice in marcia verso la liberazione definitiva ... Dinanzi al concetto caotico ed incoerente della ri,•oluzione che hanno i primi ( In F.A.I. ed il suo vasto raggio di influenze) si leva l'ordinato, pre,•eggcntc e coerente dei secondi ( i firmatari del manifesto sedizioso). Quel giocare all"animutinamento, alla gazzarra, al.la ri,•oluzi.onc è, in realtà, ritardare la vera rivoluzione ... »'. Una F.A.I. polso e cervello della C.N.T. avrebbe evitato facilmente le perniciose conseguenze del confliuo; una F.A.I. le3licolo della C.N.T. non poteva lasciare di cessare di essere giudice e parte in causa. La disastrosa e per niente edificante polemica che ne segui fu shuttatn dai sindacati dissidenti che si servirono, <1ualc elemento di comando, della dittatura ,Jelln F.A.1. e questa Ji accusava denominandoJi traditori. L'intervento dell'organizzazione anarchica in un movimento di masse come la C.N.T. contribuì mollo n salvaguardare il contenuto ri,•oluzionario del movimento stesso. L'uso del paternalismo suscitò delle polemiche che 1i tramutarono presto io irriducibili discordie. Il risultato finale fu la J)erdita delle migliori energie. Non era la prima ,,oha che l'anarchico - umauo ed uomo di pas– sione - si rivelan inforiore alla sua opera. L'Allean:a della Democro:io Socioli1ta, che tanto foce per l'Intenia:ionale in Spagna, cadde nello stesso errore paternalista. Un uomo tanto mal disposto nei suoi confronti, Paul Lafargue, dovette. riconoscere: 1t L'Allean:a era composta dì uomini che ( ...) antcpoucnno a tutto gli interessi dell'Internazionale, e non vedevano nell'Allear1:t1 altra cosa che un mezzo per unire ed organizzare gli elementi pili enci:gici della classe lavoratrcie, in modo che allo scoccare dell'ora delle persecuzioni si potessero formare dei gruppi di uomini decisi a resistere, a mantenere vivo il sacro fuoco e a ricostituire l'Internazionale così. come permesso dalle circostanze ... »~. Anselmo Lorenzo, uno dei pil1 ferventi aderenti, ci mostra il ro,•cscio della medaglia: « Quanto più benefico sarebbe stato se, invece di arrabatlare accordi e soluzioni di sorpresa, si fosse proposto all'Alleon:a un'opera di istruzione avviata ad ottenere accordi e soluzioni come somma di volontà coscienti ... L'opera disorganizzatrice dell'Allean:a fo molto piìa rapida che quella organizzatrice. Primà era necessario essere al corrente cli tutti gli assunti dell'organizzazione, aver preparato le risoluzioni in riunioni segrete e ' Alanife,10 dei Trento, dcfioito co,ì percbè firmato da trenta ooli mililaoti. ' Mu: NeuJau: • Michele Bakunlo, l'Jnteroaziooale e l'AUeaoxa in Spagna •· 355

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