Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962

A 33 anni dai " patti lateranensi ,, Q u A N o o si sostiene che il « fa. scismo » permea di sè ia vitn po– litica, economica e sociale italiana - e la doniini in modo massiccio - riteniamo che non si esageri affatto, tpccie se si valuti concretamente quello che !u uno degli avvenimenti pili infausti per quanti guardano al– la libertà del pensiero come ad un [aro acceso pe1· il progresso del mondo (ci vogliamo riferire preci– samente a quelli che sono chiamati i « Patti lateranensi » o « Conci– liazione )), le cui formalità venne– ro concreiate nel lontano 11 (eb– braio 1929 dai plenipotenziari Ga- 11parri e f\.'lussolini, rispettivamente per· lo Stato del Vaticano e per lo Stato italiano) e l'attuale impalca– tura politico-sociale i1alia1rn. Per la collusione degli interessi di un fascismo che si doveva ra( • .forzare e degli interessi del Vatica. no, il quale finalmente poteva met• tcre fine nlla « sagra dell'ipocrisia » (che la S. Sede condnceva dopo la legge delle Guarautigie del 1871), la da1a pii1 siguificati,,a della lotta re– ligiosa in Italia - il 20 settembre 1870 - veniva dimenticata ed il polere temporale del Pnpalo poteva così, ancora una volta, « coesiste– re >, (è questa una espressione eu– (emistlCn adoperata dagli storiogra– fi del « regime») col potere fasci– sta; da allora la ... PrOvv)denza, im– personata dal Papato, e l'Uomo del– la Provvidenza ... provviclero ... prov. videnzialmente al benessere mate– riale e spiritoale del popolo itnlia- no! Ebbe iuizio la farsesca pacata del connubbio vaticano-fascismo: preti benedicenti gli atti del ditta– tore ed i gagliardetti della malavita fascista, l' insegnamento religioso imposto nelle scuole d'Italia, preti e fascisti che si recauo alle urne per votare a scheda apet·tn, le a– quile fasciste e la croce sempre prc• senti, nella vita quotidiana del go– vemo e del sottogoverno, nella fot– presa etiopico, nella guerra di Spa– gna, nella seconda guerra mon– diale! L 1anti-risorgime11t.o, iniziato dal fascismo, trovò dunque concre– ta attuazione in quei famigcr:ati « accordi lateranensi » che spense– ro gli aneliti e gli ardori politici e sociali finanche del liberalismo il– luminato. Un problema che si deve porre C il seguente: come mai, quegli cc ac– cordi lateranensi », frutto matorato all'insegna del forcaiolismo fascis1a e della politica reazionaria della Chiesa cauolica, "oluto e vivificato dal fascismo, non furono messi nel nulla dopo che il fascismo, almeno ufficialmente, fu abbattuto? O, me• glio, come mai la caduta del fasci– smo non trascinò seco anche In ca– duta dei. << Patti », e pii1 s1>ecial. mente del Concordato? Di fronte a questo interrogativo si sono avanzate ipotesi varie: chi ha sostenuto che, dopo la caduta del Iascismo, esistevano problemi piì1 essenziali da risolvere che no11 quello delle relazioni tra Stato e Chiesa; chi ha sostennto che code- 69

RkJQdWJsaXNoZXIy