Volontà - anno XIV- n.12 - dicembre 1961

scita dentro tuttora tanta simpatia. Stalin espropriatore. Stalin confina• to o esiliato. Stalin, insomma, com– battente diretto per la rivoluzione sociule: n modo suo, ma uno tra lan• li sullo stesso piano. E se volessi• ,no a quello Stalin lontano pensare mentre consideriamo questo Stalin che ora è morto, e che aveva malu• rato in sè un animo di rettnmcnte e tolahncnle nemico dell'animo suo del passalo, (lovremmo proporci an– cora una , 1 olta il quesito angoscioso della degenerazione inevitabile che consegue all'esercizio del Potere. Ma ci distrarrebbe ora da altre riflessio– ni pili necessarie. Stalin << politico )) comincia a for. mnrsi, e finnlmenle emerge dall'oscu– riti1, negli anni epici della rivoluzio– ne russa, in quegli anni in cui il proposito di creare un mondo nuo• vo animava ad eroismi ignorali e sublimi tanti uomini e donne dei po• poli russi. La sua stella di coman• cl<mte comincia a ~orgere subito do– po il « colpo cli Stato» holsccvico che nel l 917 iniziò la conlrorivolu– zionc a Mosca ricostruendovi il noc– ciolo d'un nuovo Staio. Lenin mori a lempo per evitarsi il confli1to con lui. Trolzky invece si trovò dopo 1111 breve volger di tempo ba11u10 in pie– no dall'oscuro e( compagno n che sa– peva meglio cli lui manonare sulle qualità clcleriori degli uomini. Lun• go la strada ulteriore di Stalin, <1uan• ti poi finti processi, quante, uccisio• ni freddamente deliberale e lcgaliz. zatc tra i personaggi maggiori del– la << ,·ecchia guardia bolscevica)). percl1è potesse costituirsi il mito dcl– 'l'unico eroe S1alin, ed egli giovnr– sene per comandare sempre più. La storia polilica della Russia presa nel– le spire della controrivoluzione bol. 6i8 scc,·iea si somma di fatti in un sol molo: l'ascesa cli Stalin. V'era nella rivoluzione russa, fin dai suoi primi albori, un'irica crea– tiva, potenzialmente capace di av– ,•iare uua società aperta in cui cia– scuno potesse dare il meglio di sè in piena ]ibertÌI: l'iclcu del <1 soviet)>. Tradotta in pralica negli anni di cri– si conseguiti alla scoufitta militare dello Stato russo nella prima guer– ra mondiale, l'iclea del soviet cli,,eu– ne un fatto: i « soviet locali n, cioè Ja rnohitudinc dei soviet locali. So– viet di contadini nei villaggi, Soviet di operai nelle citlà. Soviet di sol– dati nell'esercito. Cioè, in senso ge– nerale, il formarsi spontaneo cli in• finite assemblee aperte ed autouo– mc, che affronlavnno i problemi sul posto e ne) momento stesso del loro sorgere, e per essi davano via via soluzioni tcntative diverse, valide soltanto come un esperimento per chi voleva parteciparvi. Era la gran– de strada, la strada del caos rivolu– zionario che tende ad assestarsi in un ordine privo cli istituii rigidamen• le costituiti, privo di gerarchie, CO· smico e mule,•ole come l'umano. Contro (1uelln marcia del popolo Lenin s'impose, Lenin con la sua idea maestra 1 quella della necessità di un Partito-guida senza cui il po– polo non avrebbe creato nulla. Ma quella malefica idea della necessità di una Guida si proietlò subito nel– l'interno stesso del Partilo: senza Le. 11in non avrebbe potuto far nulla. L"altra via s'era cosi aperta nei fatti. alla radice della <'Onlrorivoluzione: la via dei politici di mcslicre. la via degli aspiranti ditlntori, che fin dal suo primo nascere era necessaria– menle diverge111e dalle molte vie del popolo, e anzi ad esse tutte nemica.

RkJQdWJsaXNoZXIy