Volontà - anno XIV- n.10 - ottobre 1961

:iolie,e edilariafi cl1e po1nbbero farai pro• molrici di tali pubblico:ioni, Ci nui;uriamo cl1e i 111ggerime111i che ci sono 1/ati oon 1pirito fra1emo dal noslro cor– rùpondente ,iano di sprone a qualcuno per cenirci i11 aiuto. Quanto a noi abbiamo esa11- rito llltte le no1tre rittrclie e hdto il no– ,tro tempo cl1e e dedicato al lacoro di pro– paga11da. di corllolli. tli scambi di ue.dute, afl'nmmirri.stra:io11c, nlln colorrin, tte. ecc. Nostulgie del pnseuto ,.. Oggi non C pi\, possibile parlare con l'o11imi:Smo dei 11os1ri 1>rcde«:SSOri. Quando noi, ormai ncd1i, legge,·amo le oonfcrcm:e di P. Cori, i libri di Kropotlr.in ( La conqui1ta del pane. Scienza ed onarcliio) ll\'C\'lllllO l'imp~ione clic fO:SSe vicini:S:Sima la rcaliua,;ionc di uu:, S()(;ietà anurchica. rorsc era la gio,·cutì,, forse erano i tempi che, con i loro movimcuti 01>erai ai quali 1111rlcdp;11•ano atti,·11mentc gli anarchici, ci faceva110 s1)Crare che la vc«hia societtl ca• 1>ilali11ta,bor@'.h~sarchl>e ben presto eroi• la11. Però ... 1>erò ... c'era in meno • noi chi non si faceva illusioni, Malalcsla non con• di,•ideva 1'011i111is1110 e le teorie scientifiche di Kropolkin, Non cnJ>Ì mai la frase kro– potkiann: « 1"1111archin C u11aconcezione del– l'Universo ba.snla sull'interJ>retazione mccco• 11iea dei Fenomeni che abbraccia tulta la Natura. comprCEa la vita della società •· Il ,·olontarismo malotesliono si rifiuta,•• di ac«llare (IUC!'lacon«zione che, del reslo 1•c11iva rinnegata dallo stt'SSOKro1>0tkin, quan– do ,~artceipn,·a, cosi 8f}C$:SO, alla lotta quo– tidinnn con cnlusill!mo e tcnaciti, Per Mo– 'latest11 l'nnarehio C un'aspirazione umnn11 che non C fondato H1>ra n~una Yern e 8UJ>• J>OSID necessiti: naturale e che potrà rcoliz• ursi o non realizuni . .ftt'Ondo la volonttl umana, mo non pu0 essere confusa, senza ca,lere nell"a:S:Surdo,nC co11 la scienza, ne 0011 ,,ualsiasi sislema fil050fìco, i\fo.lalesto, quindi, non si face,•a illusioni, Di lui ricordiamo i moniti agli 01)Crai che a1·e1·1nooceu11nto le fabbriche nel 1920; li invi1a,•a a non abbantlonarle perchC altri– menti sarebbero ricaduti Milio il giogo dei ca1>italisti e della borghesia. 600 Purtroppo da 11llora il mondo non ho cam• minalo molto sulla ,·ia del progrc:SSO: oggi gince sollo la trc1ucn1la minaceia di uno 1li11ruzio11etotale, Si11mo, quindi, pii1 pea– simiSli che mai. ariche se rimani111110oon– l'Ìnti che l"idHle anarthieo non potrà mai morire, New York, settembre 1961 s. s. A re11dere me110 ottimisti noi onarrl1ici, e pi,ì pessimiJlo il ge11ere. llmono, lionno cor1lribui10 il fallimenlo dei partili di li• ni,tra; il faffimenlo dei gocerni cOJìdeui democralici, ,ocioli,ii. oomuniJti; lo paui- 1·i1àdetle gra11di oriani::o:io11i operaie, di- 11e11to1e ogi;i clei meccanismi 1lipencle.,11i do– sii Stati steui: la co,11inuo minoecin di ,mo guerra stcrmir1a1rice cf1e ci toglie la ,ic11- rc::a {li u,1 ovce11ire e quimli lo colont1ì di lottare contro le i11gi111ti:iesociali. Se l'anorcliismo come 01pira:ione umano. è coevo o/1'11omo. è pur uero che perc/1e direnti re,i,ten:o e lolla contro le socie1i, am,ali. ha biso&.110 di militanti allivi, c/1e 1io110 l'acanguorclia ciel progreuo e 1/ello gi,uti:ia &ociali. Etl è cerio che non morrà mai. a com/i:fone cf1e il mondo non peri,cn JOllo le alomicl1e. Anche gli aoorchici &ooo il prodotto dell'attuale società ... Ci sono situationi poco conforte,·oli nei 1110,,inienti anarchici dei ,,ari paesi.., La c11ust1C u11ica: è la. situazione sociale che ci circondo con le sue molteplici compo– nenti. In una società anarchica a nCMuno. sarà dato il modo di predominare sugli al– lri, e certi errori, certe dcboleue di molti anarchici d"oggi. non tono concepibili do– mani quando 11011 tro,·eranno indulgenze o tolleranze atlorno a &è, Molto scon1en10 d'oggi, in mezzo a noi, deriva d11l fallo ehe m11nchiamo di 111eui. Per esempio: un giornale non piace, non piace il suo direttore? Se ci fossero i meui ,e ne Farebbe un altro e lutto si calmerebbe e tutto andrebbe meglio,

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