Volontà - anno XIV- n.10 - ottobre 1961

Inoltre ci sono rivalità dovute a motivo dì 11resligio, cd anche il prestigio è un pro– dotto tlcll't11111Jic111c e <lerh•a10 <la vanlnggi economici, da possibilità di entrare in altri ambienti, ece., ccc. Concludendo: M>nO sicuro d1e le caiae che generano J!ituu.ioni poco 1>iace,·olie con• troproduoenti localmente !!pariranno con lo avvenlo di una socielit cui si giungerà con lo rivoluzione 1105tr11. Co110.to, luglio 1961 P.T. E' lopoliuiono ,lire che tutti .tiomo figli dell'ambiente, delfeduco.:ione cl1e abbiamo ricei:1110, delle i.stitu:ioni che fanno di noi, ,e ''°" dei lwo11i conformi.tti, .tempre della genie di.tpo&taa 1ubire gran parte ,lel– l'autorilll che viene dflll'alto. Non ,iamo ,,erò d'accorcio con P.T. nel giiutificare t11tle le 1i1ua:ioni criticl1e. o le iner:ie, o i controlli che pouono esi.tlere localmente tro i compagni. con l'attuale or– dinamento ,ociale. In quanto anarchici noi abbiamo il doi:ere di etHre migliori de&li altri, di ,la, proi:a cli 101/eran:anon ve.r,o l'errore ma 11cr.10 clii, in b11onofede, pro, fcua idee e credi cliver.ti1/ainostri. In quan– to fllllircl1ici ,lobbiomo ca11ire il compagno <:/,e.tbaslio e aiularlo o,I u.tcire dal suo er– rore. La rivolll.:iot1e ,10,i è m1 tocco.,ona che lra.tforma gli uomini cattivi, , ,erver.ti , di,o. nesti ecc. in angeli. Si può di.strugiere tutto il si.ttema ,l"orga• ni::.a.:ione weiale pre,ente, ma non per que– sto l'uomo p11ò C(lmbiare immediatamente e t'ompletome11te. f:i so,w egoismi, m11bi:.io11i, spi11te111tori– ·1orie o te11den:eal gregari,mo che ,ono /or– tf'mente radicale nell'animo umano e che riclii«lono, per eaRre cancellote, uno lunia educo.:ione, uno lun&a autodi.sciplina. Per questo &li anarrl,ici dovrebbero compiere continuamente una lotta interio~ contra &li i.slinti e le tende11:.e me110 11obili ,/ella loro personalità, Nel 11astrolavoro 11011 vi pouono euere moventi eco11omici, 11è ,pinte ombi– sitne: clii lavora ceramente deve continua– mente fare ,acrifici (di tempo, di. ripoM, di intereui propri e«.) e può andare incontro a persecu.:ioni ed euere sempre bcr.tatlio di tutte le rea:.ioni, Se vogliamo convin– cere gli altri clic è pouibile uno ,ocietù 1e11:a padroni e 1en.::oislitu:ioni autoritarie. bi.so3na incominciare a dimo,trore che i possibile stabilire inteH fraterne, ,o/idoli, /ra coloro cl1e ca11dividono le stesse idee e .11 battono per &li ,teui fini. Altrimenti parle– remo al deserto! Sfiducia negli intellettuali ... Ho sempre guardato lii sbieco i cosi– dclii intellctluali, vn altro bubbone della 10C.ie1àcapita!Uta. Perciò non ho creduto mai bene chiamare 0011 tale appellativo i nosCri compagni, per 11011confonderli con gli altri, che sono lo maggioranza, di dubbio fede e senza rellitudine ... I nostri compagni li ho chiamali • stu• diosi •• ceco tullo. Pcrchè non mi piace e non mi par giusto mettere insieme Gori, Fabbri, MalatCllla, Hcrneri. Damiani. Kro– potkin, Bakunin, Rcclus, Faure e tanti altri che la n111ncanza di ~puio m'impe<li,ce <li nominare, con l'enorme stuolo di i111ellet• tuali al scn·i:do dei governanti, del partito domi11antc o della Chicu., pronti sempre a cambiare di rotta quaiulo il vento soffia in un'allra direzione. Cos1oro non cercano <:hc onori, inleressi economici, posizioni di pri– ,·ilegio. Non tono uomini e quindi non mi intereuano ... Brooklyn, settembre 1961. F.M. « Qualche tempo /o (u cl1ieMo (la noti:.io •fa prendiamo do Il Mondo 26-9-1961) • al direllorc di un fama.to r1uotidia110 • i11dipen– dente • cosa .tarebbe ,iato nello linea politico ,lei .suo &iornole, auai conservatrice, M! .ti fotH avuta nella politico del poeu quella ,volto a ,ini.ttra di cui tanto .ti porla. Lo ri,po.tta fu prorito ed eloquente nella ,ua tacitiana brevitll: • Ma è chiaro... i gran,li &iornali ,ono come le prefetture ... •· Se ci /ouero dei giorr1ali.sticon un poco di ditnità e di ri.t~lto per il proprio mestiere, avrebbero dovuto in.t0riere e prote,tare con– tro un confronto cosi affen,ivo. Ma non si 601

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