Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961

n1auteuere il potere politico che sal– vare In Rivoluzione. Gli elementi più rivoluzionari di Uussia, gli operai. di Pietrogrado, lurono i primi a protestare. Accusa– rono la centralizzazione bolscevica, l'apparato burocratico e l'atteggia– mento autocratico assunto dal gover– no verso gli operai ed i conladini, come le cause prime e maggiori, frn Je tante, della miseria e de(Je soffe– renze del popolo. A Pietrogrado, molte fabbriche e numerose indu. strie erano state chiuse e gli operai morivano letteralmente di lame. Fu– rono indette delle riunioni per pren– dere in esame In situazione. Le riu– nioui furono proibite dal governo. Il proletariato di Pietrogrado, che a• veva sopportato lo sfor.to maggiore della lotta della rivoluzione e che col suo solo grande sacrificio cd e– roismo aveva salvato In città dal ge– nerale « bianco » J udenic, si irri– tò, s'accrcbbe l'acredine verso i me– todi usati dai bolscevichi, si tennero altre riunioni. Il risultato fu identi– co. I cormwisti non avrebbero latto alcuna concessione nl proletariato, mentre nello stesso tempo si prepa– ravano a scendere a compromessi con i capitnlisti d'Europa e d' Ame– ricn. I lavoratori erano indignali e cominciarono ad agitarsi. Per indur– re il governo a prend'ere in conside– razione le loro richieste, fo procla– mato uno sciopero nella fabbrica di munizioni Patronny, negli stabili– menti Trubotcny e Ballyski e nella fabbrica LaCcrm. Invece di prendere in esame le rivendicazioni degli o– perai scontenti, il governo « degli operai e dei contadini » creò un Co– mitato di Difesa da tempo di guerra (Komitet Oboron,y) con Zinoviev, che era allora l'uomo piìi odiato di Pietrogrado, come presidente. Scopo 516 dichiarato di tale Comitato era quel– lo di soffocare qualsiasi movimento di sciopero. Il 24 febbraio venne dichiarato lo sciopero. Lo stesso giorno i bolscevi– chi mandarono i kursanti, gli stu• denti comunisti dell'Acca<lemia Mi– litare, a disperdere i lavoratori che si erano raccolti a Vassilevsky Ostrov, il' <1uarticre operaio di Pic– trogrado. Il giorno dopo, 25 febbraio, gli scioperanti di Vassilevsky Ostrov, indignati si recarono negli uffici del- 1' Amrniragliato e nei docks di Ga-· lernaya cd indussero quegli operai ad· unirsi alla loro protesta contro l'atteggiamento autocratico del go– vemo. Il tentativo degli scioperanti di portare la dimostrazione per le strade fu disperso dalla soldataglia armata. Il 26 febbraio il Soviet di Pietro– grado tenue unn sessione nella quale Lasccvitc, preminente comunista, membro del Comitato di Difesa e d'el Soviet Rivoluzionario Militare della Repubblica, denunciò il movi– mento degli scioperanti in termini assai duri. Fece carico ai lavoratori della fabbrica di Trnbotcny di inci– tazione al malcontento, li accusò di essere degli « affamatori del popo– lo» e dei « controrivoluzionari )) e propose di chiudere la fabbrica di Tnibotcny. Il comitato esecutivo del Soviet di Pietrogrado (Zinovicv pre– sidente) accolse la proposta. Gli scioperanti di Trubotcny furono chiusi fuori dalla fabbrica e privali così automaticamente delle loro ra,– zioni. Tali metodi da parte del go– verno bolscevico contribuirono a provocare ed inasprire ulteriormen– te gli operai. I proclami degli scioperanti CO• minciano ora ad apparire nelle stra-

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