Volontà - anno XIV- n.7 - luglio 1961

Altri centomila metri <1uadrati, !tuono reperiti dai privati nello stesso periodo. Nei primi due anni e mezzo di attività, il Comitato Ieee costruire 21 Chiese e 26 cappelle "olauti, prefabbricate, in legno o in Cerro. Queste cappelle sono gli avamposti degli angeli della periferia; la loro costru– zione fu decisa su iniziativa sopratutto di mons. Monti, che lasciò la se– greteria di stato, dove lavorava, per seguire Montini a Milano. Vin via che sorge la Chiesa in muratura, l'avamposto viene spostato altrove. Ogni Chiesa hn la sua casa parrocchiale, l'asilo, i locali della gioventù, maschile e femminile, e per le sedi delle varie associazioni cattoliche, il campo spQrtivo e talvolta il cinematografo. Escluso il terreno e senza contare l'arredamento interno, ìl costo di ogni Chiesa è calcolato su una media di duecentocinquanta milioni. Nel 1959 sette Chiese risultavano in stadio di ~l\'anzata costruzione e di altre sei si prevedeva prossimo l'inizio dei la– vori: via Giambellino, via Washington, Fopponino, Quarto Oggiaro, via Pastro e Bovisasca. Venti quartieri, a dire di <lon Milani, sono ancora privi di una sede degna di Cristo: Cim_iano, via Bassini, Precotto, ,,ia Feltre, piazzale Udine, Via Pisacane, via Pianelli, via Suzzani, quartiere Arazaga, "ia Pasta, via Palizzi, Turro, via Spezia, vin Maffucci, piazzale O"idio, Bruzzano, via Foppn 1 via Borsi, <1uartierc Direzionale, via Torre. I proprietari delle aree non ancora individuate i-ouo in allarme. È gil1 successo che qualcuno abbia prei:entalo un progetto per In costruzione di un edificio civile in Comune e si sia sentito rispondere che risultava già riservato per don Milani. Come vengono raccolti i fondi? Secondo criteri industriali. Al primo convegno del clero ambrosiano, convocalo all'uopo, l'ing. I\.fattei precisò i criteri della sua azione: cc Anzitutto ritengo necessario realiz:are anche in questo singolare e nuot-·o campo di lavoro, u11a tiera e mo,lerna organi:– :a.zione, sia tecnica cl1e economica. Anche i progetti, ancl1e la raccofot di fondi debbono essere accortamente regolati, affincl1è ,wn si sprechino energie, si evitirw inutili .~pese e si raccolgano i fondi, bussando a quante più port.e possibili una volta sola, con l'insistcn.:<t dovuta e con opportuna scelta del momento e delle persone ... >). Questa direttiva è staia ed è per• seguita tanto bene da dare risultati definiti in alta sede « miracolosi>>, Ma se i capitani d'industria che gli facevano corona, dando scarso credito a <Juello che in fio dei conti prima della guerra non era che tm e<ragiunat marchigiano » che faceva, e mediocremente, il commesso viaggiatore, aves– sero tradotto il fervorino di ?t1attei in chiave aziendale, si sarebbero ri• sparmiate sorprese e dispiaceri per l'avvenire. Per invogliare i fedeli, Enrico l\fattci pensò di offrire in vendita gli altari; è sufficiente versare una certa somma per ottenere una lucida tar– ghetta che assicura l'immortalità al munifico donatore. Ci sono stati fedeli che, ingolositi da maggior gloria, hanno regalato nn'iu1cra Chiesa. Mattei conosce le donne, confidava nelle vedove. E le "ed·ove non lo tradirono. La signora Luigia Farina vedova Cabassi donò la Chiesa di San Giovanni 418

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