Volontà - anno XIV- n.6 - giugno 1961

in vista degli scambi culturnli con la citlà gemella italiana. 'Egli ha sentito il fascino della cit– tadina umbra ed il suo taccuino su Todi è composto di 17 acquare11i e di tre tele. Il comune di Tocli, di sua iniziativa, ha presentato alla cittadinanza l'opera del Lamolla che l'ha accolta con molta simpatia. La Nazione (10 maggio 1961), nel– la pagina « Cronache dell'Umbria » così diceva, tra l'altro, di quest'e– sposizione: « Si tratta di impressio– ni fissate sulla tela rapidamente con un linguaggio cromatico che si av– ,,ale di colori forti e caldi per espri– mere la poesia dei vicoli medioevali, e di colori più tenui per gli scorci aperti sul panorama verdissimo ». t stato detto Ntpidamente. Biso– gna vedere Lamolla al lavoro per renclersi conto di come egli sia ve• loce. L'arte lo possiede interamente e sente il bisogno cli dire veloce– mente, quasi temesse che l'emozio– ne gli potesse sfuggire, ciò che pro– va davanti alla natura di cui sente tutta la poesia. Pochi tratti cli matita sono suffi– cienti a dare forma al paesaggio e alla natura morta che ha clavanti a sè e subito entrano in funzione i pennelli che si muovono ra1>idamen– tc e sembrano rubare alla natura stessa i suoi piì1 segreti misteri. 0- gntma d'ellc opere <li Lamolla, an– che se si tratta di « fogli » di viag. gio, contiene l'anima del pittore, ed è meraviglioso che egli si sappia e– SJ>rimere sempre con la stessa ric– chezza emotiva e con la stessa sin– cerità. Le pagine clel « taccuino di viag. gio » che ha lasciato nel Avenza e che saranno esposte prossimamente, (faremo conoscere la dattt in modo che tutti coloro che vogliono, pos– sano essere presenti) non sono suffi. cienti a for conoscere interamente il pittore Lamolla. Sarebbero neces– sarie le sue opere maggiori, ma già queste possono darci un'idea del suo "alore. Egli ama l'Italia e i suoi fo. gli di viaggio risentono di questo amore per il nostro paese che gli ri– corda, sotto tanti aspetti - anche per il carattere degli italiani molto simile a quello degli spagnoli - il suo, do"e non può mettere 1>icdc ma del quale porta sempre con sè un'inestinguibile nostalgia. Noi speriamo che ci sia dato fare conoscenza, qui, in Italia di gran parte dell'opera di Antonio Lamolla. Con tanti mercanteggiamenti che oggi ci sono attomo all'arte, fa pia– cere incontrare un pittore che ama la pro1>ria arte per quello che gli procura di goclimento interiore; che si rifiuta di elevare il prezzo dei suoi quadri perchè vorrebbe che an– che il lavoratore moclesto, se lo de– sidera, potesse avere nella propria casa un'opera che gli piace; che non vorrebbe mai separarsi dai suoi la– vori, anche se è nel bisogno, ma che generosamente regala il quadro acl un amico, o ad una iniziativa no• stra, o a quello sconosciuto ragaz– zo che ha seguito i'ncanrnto il fissarsi sulla carta di una paesaggio e che mai avrebbe immaginato di ricevere un dono così bello. Se non siamo riusciti a tracciare il profilo d'ell'artista, per cui ci sen– tiamo incompetenti, avremmo, al– meno voluto essere riusciti n pre– sentare degnamente il compagno Antonio Lamolla. GIOVANNA BERNERI 373

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